Aggiornamento condizioni montagna

  1. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Dopo la settimana di caldo torrido, nei giorni scorsi le condizioni riscontrate in alta montagna erano quelle tipiche dell'estate inoltrata.

    Prima dell'arrivo dell'attuale perturbazione, nella zona del MONTE BIANCO, la roccia era praticamente tutta asciutta e la maggior parte della neve era ormai scomparsa dalle strutture rocciose, salvo che sulle terrazze più grandi. Sono stati già saliti il Dente del Gigante (condizioni sono più che buone, sia per l'avvicinamento che per la scalata), i Diable (che però non sono ancora perfetti) e le condizioni sulle vie della Tour Ronde sono buone, ad eccezione della normale, che rimane molto sconsigliata. Ottima traccia sul Tacul, ma è stato segnalato ghiaccio sul canalino di uscita dal Maudit. La Goulotte Cheré è molto magra.

    In zona MONTE ROSA le condizioni sono buone per lo scialpinismo d'alta quota ma attenzione ai crepacci già un po' aperti. Le tracce sono buone per i principali percorsi (è stata effettuata anche la traversata dei Lyskamm) ma in generale le condizioni sono già simili a quelle estive, anche in termini di quantità di neve.

    Attendiamo ora l'evoluzione dopo il passaggio perturbato di questi giorni per un prossimo aggiornamento.

  2. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Le nevicate di maggio hanno prolungato di qualche settimana la stagione dello sci, anche se il caldo sta mutando continuamente le condizioni. In questi giorni si trova crosta da rigelo un po' ovunque, salvo a Nord e, in alcuni settori, a Est. Con le temperature più alte è probabile che lo strato superficiale possa trasformare completamente, in modo da garantire di nuovo una buona sciabilità.

    In zona Monte Bianco, sono stati sciati il Couloir Gervasutti e la Nord alla Tour Ronde, il Col du Diable dalla Brêche del Carabinier. Tracce anche sulla Vallée Blanche - Vierge e alla Noire.
    A livello alpinistico tracce su Aiguille di Toula, all'Aiguille Marbré e all'Aiguille d'Entrêves.

    Focus Tour Ronde: la Nord è molto bella, ma la goulotte centrale è completamente in ghiaccio.
    Couloir Gervasutti caratterizzato da tracce di sci rigelate, ma praticabile in salita. Via Normale tracciata.

  3. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Nota Informativa sulle condizioni nivometeorologiche n° 2 del 07/11/2016 ore 16.30

    Pericolo valanghe:
    Il pericolo valanghe diventa rilevante a partire dai 2500-2700 m nei pendii più freddi (esposti da est a nord, fino a nord-ovest), aumenta progressivamente all'aumentare della quota e diventa più importante sopra i 3000 m a tutte le esposizioni. Il pericolo è dato dalla neve fresca e dalla neve ventata. 
    In alta quota la neve è stata fortemente rimaneggiata dal vento, prima di direzione sud-ovest poi nord e nord-ovest, così si sono formati lastroni superficiali a tutte le esposizioni, che possono essere staccati dal passaggio di una persona.
    Il pericolo è maggiore nel nord-ovest della regione, dove è nevicato di più, a partire dalla Valgrisenche, passando per La Thuile, zona Monte Bianco e Gran San Bernardo, fino ad Ollomont. Il pericolo è minore spostandosi verso il sud-est della regione, fino a Champorcher dove è più basso a causa delle quote altitudinali più basse e del modesto innevamento.


    Neve e meteo: In un flusso sud-occidentale, con venti da SW moderati a tratti forti, una perturbazione ha attraversato la nostra regione a partire dalla serata di venerdì e fino alle prime ore di domenica mattina; in seguito l'insinuarsi di correnti nord-occidentali, generalmente fredde, hanno riportato il bel tempo già nella giornata di domenica, con annuvolamenti residui sulla dorsale alpina associati a qualche precipitazione, venti moderati da W in rotazione e rinforzo da NW fino a localmente forti e foehn in estensione nelle valli.
    Le precipitazioni, diffuse soprattutto durante la giornata di sabato, sono state moderate nel settore occidentale, generalmente deboli altrove, con una quota della neve a circa 1200 m in rialzo oltre 1500 m circa.
    Di seguito il quadro dei quantitativi di neve fresca registrati dalle stazioni automatiche della rete di rilevamento regionale a 2000 m:
    - fino a 60 cm nella zona del Monte Bianco (in parte erosi dal vento);
    - 40 cm nelle zone di Valgrisenche, La Thuile, Gran San Bernardo e Ollomont;
    - 10-15 cm nelle valli del Gran Paradiso, Valtournenche e Monte Rosa;
    - 5-10 cm nella valle di Champorcher.

    Sempre a 2000 m negli ultimi due giorni le temperature sono scese di 8°C.
    Nei pendii in ombra sopra i 2500 m la neve fresca poggia su una superficie sfavorevole, formata verosimilmente da cristalli sfaccettati.
    Nei pendii al sole la neve fresca poggia direttamente sul suolo, ancora caldo, fino a 3000 m.
    La neve vecchia aveva già dato segni di instabilità nelle ultime due settimane, con distacchi spontanei di lastroni di medie dimensioni sopra i 3000 m dalle esposizioni più fredde. Al sole la situazione era nettamente diversa: il forte irraggiamento solare e le temperature miti hanno umidificato la neve sui pendii molto ripidi almeno fino a 3600 m di quota; proprio su questi pendii, da segnalare il distacco provocato di un lastrone di medie dimensioni nella zona del Monte Bianco.

    Tendenza: le temperature rigide, le deboli nevicate mercoledì a nord-ovest e i venti moderati confermano il pericolo valanghe in alta quota. 

  4. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Nota Informativa sulle condizioni nivometeorologiche n° 7 del 23/12/2015 ore 13.00

    Ancora assenza di precipitazioni e niente in vista per i prossimi giorni!
    Ormai è da Novembre che non nevica, l'assenza di neve fino a quote medio alte è un dato di fatto.

    Lungo la dorsale alpina di confine con la Francia e qualche conca isolata esposta a Nord, tipo Pila, sui versanti N la neve è continua dai 2200-2400, mentre sui versanti esposti al sole da 2500-2800. Altrove la quota neve è ancora più alta, in particolare sui pendii nord oltre i 2800-2900 m, mentre sui pendii soleggiati sale ben oltre i 3000-3300 m. 
    In media montagna le temperature registrate al mattino sono in generale più alte anche di 1°C rispetto al fondovalle a causa delle escursioni termine che hanno caratterizzato questi giorni. Situazione che da domani sarà ancora più marcata.

    Lingue innevate si trovano prevalentemente nelle zone poco soleggiate, pianeggianti, nelle conche e canali dove sono presenti a volte degli accumulii via via più duri più si sale di quota.

    La neve presenta uno strato superficiale molto variabile:
    - sui versanti orientali e settentrionali si passa rapidamente da sottili croste da rigelo o da vento ricoperte da poca neve a debole coesione o brina, a sastrugi, salendo di quota vecchie croste da vento solitamente non portanti, ma in alcune zone portanti e dure formatisi a causa del forte vento di fine novembre;
    - sui versanti più soleggiati si trovano croste da fusione e rigelo di circa 10 cm di spessore portanti da dove abbiamo neve continua.
    Con queste condizioni metereologiche il manto nevoso si presenta abbastanza statico. In generale gli stati interni sono caratterizzati da cristalli sfaccettati poco coesi. Si può inoltre trovare come strato basale vecchie croste da rigelo coese. Segnalati sui versanti soleggiati anche a quote elevate strati basali umidi.

    Attualmente, in base ai risultati dei test fatti, il manto nevoso, ove presente, risulta generalmente privo di tensioni. Piccole valanghe a lastroni superficiali possono essere provocate solo con forte sovraccarico, da pendii estremamente ripidi in alta quota (>2800-3000 m), dove il pericolo principale è caratterizzato dal trascinamento della valanga su di un pendio molto ripido e accidentato, piuttosto che ad un possibile seppellimento. Non sono da aspettarsi valanghe spontanee, se non rari ed isolati scaricamenti da pendii estremamente ripidi oltre i 3000-3500 m. 
    La possibilità di effettuare gite scialpinistiche risulta molto ridotta a causa dello scarso innevamento, attenzione alle solette degli sci! 
    Il pericolo principale è lo scivolamento e caduta su pendio ripido e duro e l'eventuale arresto su rocce affioranti in grado di provocare lesioni al malcapitato.

    In attesa di nuove nevicate, sulla base della futura evoluzione delle condizioni nivometeorologiche, saranno emesse o una Nota Informativa o un Bollettino neve e valanghe. 
    L'Ufficio neve e valanghe

    http://www.regione.vda.it/bollnivometeo

  5. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Nota Informativa sulle condizioni nivometeorologiche n° 6 del 16/12/2015 ore 17.00 (http://www.regione.vda.it/bollnivometeo)

    Su tutto il territorio regionale l'innevamento è molto deficitario ed irregolare anche a quote medio-alte; nonostante i pochi centimetri caduti questa notte (5 cm nella zona del Monte Bianco oltre i 2300 m, una spolverata sul resto della Regione) ormai è da novembre che non si registrano nevicate di rilievo. Nella zona occidentale è presente un innevamento continuo, anche se scarso, a partire dai 2400-2600 m sui pendii nord, mentre dai 2600-2800 m a sud. Sul resto del territorio regionale la quota continua della neve sale decisamente, in particolare sui pendii nord la si trova oltre i 2800-2900 m, mentre sui pendii soleggiati sale ben oltre i 3000-3300 m. 

    Lingue innevate si trovano prevalentemente nelle zone poco soleggiate, pianeggianti, nelle conche e canali dove sono presenti spesso accumuli via via più duri più si sale di quota.

    La neve presenta uno strato superficiale molto variabile che passa rapidamente da sottili croste da rigelo o da vento ricoperte da poca neve a debole coesione o brina, a sastrugi e oltre i 3500 m da lastroni da vento, portanti, molto compattati formatisi a causa del forte vento di fine novembre. Negli strati sottostanti, complici le basse temperature e la poca neve, sono in via di accrescimento cristalli sfaccettati e cristalli a calice aventi debole coesione. Spesso lo strato basale è costituito da vecchie croste da rigelo coese.

    Attualmente il manto nevoso, ove presente, risulta generalmente ben consolidato e stabile. Piccole valanghe a lastroni superficiali possono essere provocate solo con forte sovraccarico, da pendii estremamente ripidi in alta quota (>3500-3800 m), dove il pericolo principale è caratterizzato dal trascinamento della valanga su di un pendio molto ripido e accidentato, piuttosto che ad un possibile seppellimento.

    Non sono da aspettarsi valanghe spontanee, se non rari ed isolati scaricamenti da pendii estremamente ripidi oltre i 3300-3600 m in particolare nella zona occidentale della Regione. 
    La possibilità di effettuare gite scialpinistiche risulta molto ridotta a causa dello scarso innevamento, attualmente sono insidiosi i numerosi sassi affioranti che si possono colpire durante una scivolata, sulle porzioni di pendio caratterizzate da neve molto dura, oppure al termine di una caduta.

  6. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Nota Informativa sulle condizioni nivometeorologiche n° 5 del 02/12/2015 ore 13.00

    Dopo la nevicata del week end 21-22 novembre, l'intensa attività eolica, sia in quota sia nei fondovalle per foehn, ha fortemente rimaneggiato il manto nevoso creando zone erose o cementate e accumuli, rimasti ormai soltanto in conche, canaloni e nei cambi di pendenza. 

    L'irraggiamento solare e il vento caldo nei fondovalle hanno inoltre ridotto velocemente la copertura nevosa già esigua e innalzato di molto la quota dell'innevamento: 2300-2500 m circa alle esposizioni settentrionali, oltre i 2500-2800 m sui pendii meridionali, ad eccezione dell'alta valle dove rimane un po' più bassa, 2000-2400 m a seconda dell'esposizione dei versanti. 

    La neve è veramente poca ed il manto nevoso risulta appunto molto irregolare per la forte attività eolica: tra i 2000 m e 2600 m non abbiamo più di 10-20 cm di neve al suolo, massimo 30 cm in corrispndenza degli accumuli, mentre creste e dossi sono pelati.


  7. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Nota Informativa sulle condizioni nivometeorologiche n° 4 del 23/11/2015 ore 16.00

    Con 60-70 cm di neve fresca è la zona compresa tra il Monte Bianco e il Gran San Bernardo la piu' colpita dalla perturbazione che si è esaurita nel week-end. 50-60 i centimentri registrati nella testata della Valtournenche, 20-40 cm tra le Valli del Gran Paradiso e La Thuile, 5-25 cm nel restante territorio. La quota della neve, inizialmente superiore ai 2300 m, è scesa fino a circa 1000 m nella coda della perturbazione. I forti venti settentrionali hanno rielaborato la neve fresca creando accumuli di spessore notevole, zone fortemente erose o cementate. Il manto nevoso è continuo oltre i 2300 m circa alle esposizioni settentrionali, oltre i 2500 m sui pendii meridionali. Negli ultimi due giorni le temperature sono letteralmente scese a picco tanto che stamattina alle 7.00 si sono registrati valori medi pari a -10°C a 2000 m, e di circa -15 °C al di sopra i 2500 m.

    La prossima nota sarà emessa in base all'evoluzione delle condizioni nivometeorologiche.

  8. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Nota Informativa sulle condizioni nivometeorologiche n.3 del 20/11/2015 ore 14.00

    Neve e vento sulla nostra Regione, fino a sabato notte. 

    Oggi neve sopra i 2000 m di quota e vento molto forte da NW in rotazione da W. 
    La precipitazione sarà decisamente più intensa lungo i confini con Francia e Svizzera (settore D), ma il vento molto forte favorirà la sua entrata anche nelle Valli del Gran Paradiso e nella valle centrale. 
    La precipitazione si protrarrà anche domani, con temperature via via sempre più basse, che faranno scendere la quota neve anche a 1000 m di quota (coda della precipitazione). Sempre vento molto forte da NW, ma in rotazione da N. 

    Nel settore D, sopra i 2300 m di quota, sono attesi, nelle 24 ore, minime di 50 cm di neve fresca e massime prossime al metro. 

    Prima di questa nevicata, si trovava neve sui versanti nord oltre i 2500, mentre sui versanti a sud oltre i 3200 m, con croste da fusione o da vento in superficie (fino ad ora solo due nevicate degne di nota in data 16 ottobre e 29 ottobre). 

    Con questa nuova precipitazione ci aspettiamo un copertura nevosa sopra i 2000 m molto irregolare a causa dei venti molto forti e tempestosi previsti. I quantitativi di neve saranno maggiori oltre i 2300 - 2500 m. Lo scenario sarà caratterizzato da aree molto erose dal vento con poca neve (creste e dorsali sopravento) alternate ad aree sottovento con accumuli anche molto grandi (> al metro). 
    Già durante la nevicata si avrà un naturale scaricamento dei versanti più ripidi a tutte le esposizioni. Oltre i 2000-2300 m, sono da aspettarsi valanghe (a lastroni), anche di fondo laddove la neve fresca poggia direttamente al suolo (erboso e ripido). Non si escude, in alta quota, che in singoli casi possano verificarsi valanghe in grado di percorrere buona parte del pendio e raggiungere quote inferiori con una componente nubiforme (anche 1000 m di dislivello se ben incanalate).

    La prossima nota informativa sarà emessa lunedì 23 novembre.
    L'Ufficio neve e valanghe

  9. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    [ AGGIORNAMENTO CONDIZIONI MONTAGNA ]: nevicata del 15 ottobre in Valle d'Aosta

    Con l'inverno alle porte, ecco la prima nevicata degna di nota!
    Dal pomeriggio di ieri, una precipitazione di moderata intensità ha interessato la nostra Regione, in particolare il settore sud-orientale, apportando a 2000 m di quota:
    - 25-35 cm di neve fresca nelle Valli di Gressoney, Ayas, Champorcher, Cogne e nella zona di Fenis;
    - 20 cm circa nella vallata centrale e Valtournenche;
    - 20-15 cm a Valsavarenche, Rhémes e zona del Gran San Bernardo;
    - 5-10 cm altrove.
    Salendo di quota, oltre i 2500, i quantitativi di neve fresca sono maggiori, con punte di 40-45 cm a seconda della zona.
    Dove la precipitazione è stata più intensa, la quota neve è scesa fino a circa 1400 m di quota, mentre man mano che si risale la Vallée, la linea bianca si alza sempre di più fino a 1700/1800 m circa ai piedi del Monte Bianco. Alla quota indicativa di 2000 m, nel corso della precipitazione, le temperature si sono attestate in media intorno a -1°/0°, mentre questa mattina alle ore 8.00 si registravano circa -5°su tutto il territorio regionale.
    Nel settore sud orientale, il vento dai quadranti settentrionali, anche se debole durante la nevicata, ha rimaneggiato la neve fresca leggera sopra i 2300 m di quota, formando accumuli di piccole dimensioni ben visibili.
    Sopra i 2300-2500 in particolare sui versanti Nord, la neve fresca recente poggia su un sottile strato di crosta, salendo di quota, su neve a debole coesione.
    Per i prossimi giorni è previsto tempo soleggiato e rialzo termico, pertanto la quota neve tenderà a risalire vistosamente, in particolare sui pendii esposti a Sud.

     http://www.regione.vda.it/bollnivometeo

  10. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    [ AGGIORNAMENTO CONDIZIONI MONTAGNA ] del 28 settembre dalla La Chamoniarde

    Lo scorso 23 settembre una nevicata aveva imbiancato il paesaggio fin verso i 1600 m con 15-20 cm di neve fresca registrati al Plan de l'Aiguille, 30 cm all'Aiguille du Midi e al refuge du Goûter e venti sostenuti da NW che oltre i 3800 m hanno certamente favorito la formazione di accumuli.
    Adesso la neve fresca in media montagna non c'è più ed i sentieri sono nuovamente percorribili senza problemi. Solo sulle cime più alte (3000 m) qualche cm di neve può rendere fastidiosa la progressione al mattino presto.
    Tutti i rifugi di media montagna nei dintorni di Chamonix sono ormai chiusi ad eccezione del Plan de l'Aiguille così come i rifugi de Loriaz et de Moëde Anterne.
    Per quanto riguarda gli impianti di risalita, solamente l'Aiguille du Midi è ancora in funzione ed in alta montagna solo il Goûter et e il Cosmiques sono ancora aperti.
    Attività in zona Aiguille du Tour, ma le Chardonnet non è più di attualità in quanto le condizioni sono ormai molto delicate. Percorse ancora la cresta sud e la via normale al Moine.

    In zona Aiguille du Midi, si scala sulla faccia sud de l'Aiguille così come all'Eperon des Cosmiques.
    La cresta dei Cosmiques e la traversata delle Pointes Lachenal sono percorse regolarmente e segnaliamo anche qualche cordata sulla traversata Midi-Plan.
    La neve è rimasta fredda in quota e le condizioni possono essere delicate in certi passaggi.
    In zona triangle du Tacul, le cordate si concentrano nella goulotte Chéré e nella goulotte des Allemands, in condizioni abbastanza buone.
    Il Tacul non è stato ancora ritracciato in seguito alle nevicate e al distacco dei seracchi delle scorse settimane.

    Alcune cordate sull'Aiguilles d'Entrêves. La goulotte Rébuffat à la Tour Ronde è in condizioni nonostante che il ghiaccio sia sottile. Due cordate sulla nord che a vista non sembra male. Discesa per la cresta SE senza grandi preoccupazioni.

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