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Plateforme de visualisation de données environnementales pour les activités de plein air.
Consultez le Bulletin Neige et Avalanches sur le site de la Région Autonome du Vallée d'Aoste.
Mercoledì 2 maggio ci sarà un incontro in Comunità montana a Verrès in cui amministratori locali e regionali, guide alpine e protezione civile, affronteranno la delicata questione.
Frequentate in questi giorni le gite scialpinistiche nelle valli del Gran Paradiso (Cima di Entrelor, Tour del Gran Paradiso e dei 4 rifugi), dove si può trovare ottima neve fresca anche abbondante nelle parti superiori e neve più bagnata e pesante nelle parti inferiori. La copertura continua è dai 1600/1800 m a seconda delle esposizioni. E' sempre richiesta buona conoscenza del territorio e ottima capacità di valutazione.
La neve recente, in funzione del forte soleggiamento, ha subito una rapida evoluzione, presentando diffuse condizioni di instabilità (numerosi woom) sotto i 2800-3000 m, in particolare alle esposizioni sud ed ovest. Sui pendii ripidi più soleggiati, la neve recente presenta un maggiore consolidamento (miglior legame con il vecchio manto); in superficie è presente una crosta da fusione e rigelo al di sotto dei 2800-3000 m. Mentre, le esposizioni in pieno nord, oltre i 2300-2500 m, e quelle soleggiate oltre i 3000 m, presentano condizioni di instabilità con neve a debole coesione, dalle caratteristiche invernali.
Agli escursionisti è richiesta un'elevata capacità nella scelta dell'itinerario ed una valutazione critica dei pendii in funzione delle diverse esposizioni e quote, in particolare in alta quota.
Una struttura depressionaria su quasi tutta l'Europa porta aria fredda e instabilità atmosferica fino a domenica. Tra lunedì e martedì sembra proporsi una breve pausa per la temporanea espansione dell'alta pressione dalle coste atlantiche della penisola iberica, per poi tornare a condizioni perturbate per un nuovo approfondimento di aria polare verso l'arco alpino.
Di nuovo la dorsale alpina la zona più colpita dalla nevicata: 15-40 cm a 2000 m, con quota neve a circa 800-1000 m. Sopra i 2800 m la precipitazione sembra essere stata più omogenea, si registrano 40-50 cm di neve fresca dalla valle d'Ayas, a tutta la dorsale alpina fino alla Valsavarenche.
Dalla mattinata si segnala una moderata attività eolica da NW sopra i 2500 m, che sta rimaneggiando la neve fresca asciutta e formando accumuli sui versanti meridionali.
Il manto nevoso si presenta ben rigelato a tutte le quote, con croste da fusione e rigelo fino a 3500 m a sud e 2800 m a nord, più in alto si trova neve a debole coesione che diventa progressivamente rara alzandoci di quota nelle zone maggiormente interessate dal vento; pertanto oltre i 3000 m possiamo trovare neve farinosa oppure croste di neve ventata alternate a zone in cui emerge il fondo duro di neve vecchia.
Monte Bianco, discesa del ghiacciaio del Toula, Attenzione! si segnala caduta di pietre sulla scala del Toula. Gran Paradiso (sabato e domenica) ottime condizioni di salita al mattino presto, rispettare scrupolosamente gli orari, la neve cede in fretta e la discesa è da prevedersi da fine mattinata con neve sfondosa, la copertura continua è dai 2600m, salito sia da scialpinisti che con ramponi su ottima traccia, frequentato durante il weekend anche anche il tour scialpinistico dei 4 rifugi (Sella, Chabod, Emanuele e Pontese tutti aperti), bnuone condizioni nevose generali, Cervinia, Breithorn frequentati da diversi scialpinisti, neve dura, indispensabili i coltelli. Granta Parey, negli ultimi due giorni come già segnalato nelle condizioni generali scarso rigelo notturno e neve umida.
Monte Bianco, Dôme de Miage, la traversata è in ghiaccio nella parte alta, discesa tracciata con buona neve, si scende comodamente fino al a Frasse. Discesa del ghiacciaio di Trèlatête, condizioni favorevoli, neve primaverile trasformata, si scende bene nella gorge, strada che scende a Notre Dame de la Gorge tutta innevata.
Cervinia, discesa della Porta Nera, accesso dal piccolo Cervino tracciato, parte alta con neve ventata, parte centrale molto battuta tipo pista a gobbe, parte bassa polverosa con tante tracce, si arriva bene alle piste di Furri senza togliere gli sci. Unter Theodulo, parte alta con neve polverosa, crepacci ben chiusi, tracciata ma con ancora possibilità di nuove tracce. Si scia fino a Furri facilmente.
Castore, tracciato con buona neve. Discesa del colle del Breithorn sui piani di Verra (Champoluc), tracciato con neve primaverile.
Durante la notte, grazie alla presenza di cielo sereno e alle inversioni termiche, gli strati superficiali del manto nevoso riescono a rigelare dai 1600-1800 m di quota. Nella mattinata il rialzo delle temperature e la radiazione solare inumidiscono gli strati superficiali, rendendoli non più portanti.
Alle esposizioni soleggiate, il rialzo delle temperature e il sole hanno velocemente umidificato la nuova neve al di sotto di 2700 m: al mattino lo strato superficiale è crostoso, per poi diventare prima umido, poi pesante e bagnato, col passare delle ore; oggi il manto nevoso è completamente bagnato sotto i 2300 m.
A nord sopra i 2200 m troviamo ancora una neve farinosa, bella da sciare.