Mise à jour conditions montagne

  1. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Week end con limite pioggia/neve via via in rialzo, fino a 3300-3500 m nella giornata di oggi, lunedì 4 maggio.

    Da venerdì pomeriggio a questa mattina i millimetri di pioggia sono stati rilevanti: mediamente 100 mm nella zona del Monte Bianco (punte fino a 200 mm al confine con la Francia), 50-60 mm sulla restante parte del settore D, al confine tra Francia e Svizzera e Valli del Gran Paradiso (punte di 130 mm in zona la Thuile).

    Purtroppo la mancanza di dati in alta quota (> 3000 m) non permette di quantificare con precisione i cm di neve anche in relazione all'azione del vento (moderato o forte da W-SW) ma è presumibile che, oltre i 3000-3300 m, tali mm di precipitazione siano pressoché traducibili in cm di neve fresca.

    Nelle zone più interessate dalle precipitazioni di questi giorni, piovose fino a 3300-3500 m, gli effetti sono:

    - tra i 2600-3300 m la neve fresca caduta venerdì e sabato è in corso di trasformazione in acqua allo stato liquido con notevole perdita di spessore del manto nevoso (30-40 cm in meno);

    - umidificazione degli strati più profondi anche alle esposizioni nord fino a circa 3300 m, con conseguente instabilità del manto nevoso;

    - valanghe di neve umida/bagnata che coinvolgono l'intero manto nevoso e, percorrendo i canali preferenziali, raggiungono quote di media montagna non più innevate e in singoli casi possono occludere i torrenti (importante attività valanghiva spontanea nelle giornate di sabato e domenica);

    - oltre i 3300 m circa si sono formati accumuli di neve fresca ventata localmente instabili, il distacco di lastroni ventati superficiali può avvenire già al passaggio di un solo sciatore/escursionista.

    Nella zona del Monte Bianco (Val Ferret e Val Veny) in alta quota il grado di pericolo valanghe è pari a 4-forte per le attività scialpinistiche e escursionistiche, 3-marcato nelle zone di confine con Francia/Svizzera comprese tra la Valgrisenche e la Valtournenche e le valli del Gran Paradiso, 2-moderato sul restante territorio regionale.

    (www.regione.vda.it/bollnivometeo)

  2. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Buone condizioni al mattino presto per le escursioni scialpinistiche perché la notte serena aiuta la formazione di uno strato rigelato duro e portante. L'arrivo del sole destabilizza già dalla mattinata i pendii ripidi tra Sud-Est e Nord-Est, poi nelle ore centrali i pendii Sud e nel pomeriggio e sera i pendii Ovest e Nord-Ovest. 
    Si raccomanda di pianificare accuratamente gli orari delle escursioni e delle salite ai rifugi.
    La principale criticità è legata al riscaldamento diurno. Il soleggiamento primaverile favorisce il distacco di valanghe umide e pesanti, anche di medie dimensioni, dai pendii ripidi SE poi S poi SO fino a 3000-3300. Le valanghe possono staccarsi da sole o al pasaggio di sciatori/escursionisti (generalmente con forte sovraccarico). Il riscaldamento diurno può interessare anche i pendii molto ripidi in pieno nord fino a 2800 m: nelle zone con meno neve è possibile che l'umidificazione destabilizzi il vecchio manto con il distacco di lastroni anche di fondo.

  3. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Condizioni ideali per la pratica dello sci-alpinismo !

    Temperature in ripresa negli ultimi due giorni, ottimo comunque il rigelo notturno grazie alle minime sempre negative a 2000 m.

    Sciabilità: in media montagna la neve è tipicamente primaverile, in superficie è formata da una crosta da fusione e rigelo molto dura al mattino (consigliati rampant/ramponi). In alta quota e sui pendii N riparati c'è uno strato di polvere su fondo duro, molto bello da sciare oppure, nelle zone più esposte ai venti, crosta da vento sia morbida sia dura.

    Criticità per pericolo valanghe:

    1) accumuli da vento sopra i 2800 m circa. Generalmente piccoli, evitabili, ma possono staccarsi anche al passaggio di un solo sciatore con valanghe anche di medie dimensioni. I pendii pericolosi aumentano con la quota.

    2) riscaldamento diurno: il soleggiamento primaverile favorisce il distacco di valanghe, spontanee e provocate, dai pendii S fino a 2600-2800 m, N fino a 2200 m. Sono possibili valanghe puntuali di neve umida/bagnata nei pressi di barre rocciose, ma anche valanghe a lastroni nei pendii convessi.

    Nei prossimi giorni si avrà un progressivo aumento delle temperature e si avrà sempre un buon rigelo notturno. E' quindi importante pianificare bene gli orari delle escursioni.

    Il pericolo valanghe sarà pari a 2 moderato in rialzo a 3-marcato nelle ore centrali della giornata.

    (www.regione.vda.it/bollnivometeo

  4. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Su tutta la Regione permangono le situazioni critiche diffuse a tutte le esposizioni sopra i 2300 m, legate all'estrema variabilità e alla struttura fragile del manto nevoso preesistente.
    Le condizioni nivo-meteorologiche dell'ultimo periodo hanno reso il manto nevoso molto complesso e fragile, soprattutto laddove gli spessori sono piu' esigui.
    Attualmente gli strati superficiali sono formati da un'alternanza di strati appunto deboli e potenzialmente valanghiferi: neve fresca/recente, croste da vento o da fusione e rigelo. Se lo strato supeficiale è sufficientemente coeso da trasmettere le sollecitazioni agli strati deboli sottostanti è facile generare una valanga a lastroni piu' o meno soffici, anche di medie dimensioni.
    Purtroppo, sul territorio, ci sono le condizioni perchè questo succeda. Per cui e' consigliabile una buona capacità di valutazione nella scelta dell'itinerario e prestare attenzione alle zone di passaggio tra poca e molta neve, alle evidenze dell'attività eolica sullo strato superficiale del manto nevoso, consci del fatto che, soprattutto sotto le creste, ci sono accumuli da vento potenzialmente pericolosi e, su quello che vi può sembrare un versante sopra vento, l'ultima nevicata potrebbe aver nascosto degli accumuli un po' piu' vecchi, ma ancora presenti e pericolosi.

  5. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Negli ultimi tre giorni le temperature sono state miti. A 2000 m di quota sono sempre state sopra lo zero (piccolo rigelo solo nella notte tra sabato e domenica). Il vento forte in qualche caso ha creato nuovi accumuli, ma soprattutto ha compattato la neve. Inoltre nelle zone sopravento ha eroso uno strato del manto nevoso, portando più in superficie lo strato debole (quello che, se sollecitato, causa il distacco del lastrone sovrastante). Il sole e l'aria molto secca hanno contribuito a ridurre lo spessore e le dimensioni dei vecchi lastroni. In bassa quota l'innevamento è sempre più scarso.
    Sciabilità: è una neve vecchia, molto lavorata dal vento che cambia tanto al variare di zone, esposizioni e quota. Troviamo un'alternanza di croste dure e portanti (consigliati i rampant/ramponi) e croste sottili che si spaccano. Poche zone conservano una vecchia neve farinosa, ancora bella da sciare, in parte rovinata dai numerosi precedenti passaggi.
    Discreto rigelo martedì mattina, grazie anche all'inversione termica nelle valli (soprattutto quelle più strette, come nelle valli del Gran Paradiso). Nel corso della giornata è previsto un forte rialzo termico e quindi nelle ore più calde sono possibili valanghe naturali dai canaloni abituali.
    Martedì notte l'aria mite ed il cielo velato non consentono un corretto rigelo notturno della neve. 
    Condizioni mediocri (da confermare) per il giorno di Natale con neve umida al mattino, che rigela alla sera con l'arrivo di aria polare. 

  6. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Dalla giornata di mercoledì tutto il territorio regionale è interessato dal passaggio di correnti umide che stanno apportando deboli precipitazioni, gli apporti di neve fresca risultano modesti (4-8 cm sopra i 2000 m) sia a causa di un limite pioggia-neve decisamente alto (1700-2100 m), sia a causa della deposizione di neve molto umida fino ai 2800 m. Solo al di sopra di tale quota inizia a essere più asciutta grazie alle temperature dell'aria decisamente negative.

    L'insieme di tali condizioni stanno condizionando l'estensione e lo spessore del manto nevoso che, per buona parte del suo spessore, presenta caratteristiche tipicamente primaverili sotto i 2600-2800 m (dove difficilmente si nota rigelo notturno): nel corso degli ultimi giorni il manto ha perso 20-40 cm di spessore a 2500 m e si è così innalzata la quota neve raggiungendo i 1800-2000 m sui pendii Nord e i 2200-2400 m sui pendii Sud.

    Quantitativi di neve al suolo:
    a 1800-2300 m di quota su gran parte del territorio 10-30 cm, nei settori sud orientali 20-60 cm;
    a 2300-2600 m di quota 90-130 cm nelle valli di Gressoney, Champorcher e Valtournenche; 50-100 cm sul restante territorio regionale.
    Al di sopra dei 2800 m la neve più asciutta potrà essere spostata dal vento e accumulata prevalentemente sui pendii settentrionali formando nei pressi di creste, colli, canali e cambi di pendenza lastroni da vento di ridotte dimensioni. In queste localizzazioni sarà necessario prestare maggiore attenzione durante le attività escursionistiche.
    Durante il fine settimana permarrà tempo perturbato, nevicate da deboli a moderate solo oltre i 1800-2000 m di quota, più intense in bassa valle, e venti moderati meridionali.

  7. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Dalla giornata di ieri tutto il territorio regionale è interessato da correnti umide meridionali che hanno provocato precipitazioni diffuse, continue e decisamente più intense nei settori orientali della Valle, dove si sono registrate anche punte di 80 cm di nuova neve in poco meno di 24 ore a 2500 m di quota. 

    La perturbazione è stata caratterizzata fino ad ora da temperature miti: alle ore 8:00 si sono misurati a 2000 m valori prossimi a 0°C e solo al di sopra dei 3000 m temperature di -3°C. Per questo motivo il limite della nevicata è stato decisamente alto. A partire dai 1700-1800 m si trova solo un sottile strato di neve molto bagnata, oltre i 2400-2800 m è già presente uno spessore consistente di neve umida che varia da 40 a 80 cm, con punte prossime al metro nelle testate di Valtournenche e Gressoney dove le nevicate sono state più intense. 

    Nelle zone maggiormente interessate dalla nevicata sono già state segnalate, al di sotto dei 2600-2800 m, diverse valanghe umide di piccole dimensioni, dai pendii ripidi, che hanno interessato la nuova neve fino al terreno.

    Al di sopra dei 2800-3000 m si raggiungono anche i 120 cm di nuova neve che gli intensi venti da sud stanno asciugando e rimaneggiando decisamente. Quindi creste, colli e dorsali risultano spazzate dai venti, mentre canaloni e zone sottovento (esposizioni settentrionali) presentano accumuli di nuova formazione, che in taluni casi possono dare origine a lastroni instabili. Per questo motivo durante i prossimi giorni sarà necessario prestarvi attenzione nell'attività escursionistica, in particolare al di sopra dei 3000 m di quota.

    Da giovedì pomeriggio si prevedono schiarite e da venerdì soleggiato e un aumento delle temperature (zero termico 1800-2500 m), quindi sono da aspettarsi, prevalentemente sui versanti soleggiati, distacchi naturali della neve recente, sia di superficie sia di fondo, in corrispondenza dei pendii molto ripidi e dagli affioramenti rocciosi.

  8. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Prime avvisaglie della prossima stagione invernale con la discesa di una saccatura dal nord Atlantico verso l'Europa occidentale e poi il Mediterraneo che determina l'afflusso di correnti umide meridionali sul versante sud delle Alpi, con precipitazioni abbondanti tra oggi e domani in particolare sui settori prossimi al Piemonte,  nevose a 1700-1900 m,  con limite-neve in calo fino a 1400-1600 m in alta valle. 

    Ricordiamo che le Funivie del Monte Bianco rimarranno chiuse dal 3 al 28 novembre 2014 per i periodici lavori di manutenzione ordinaria, per riaprire il 29 novembre.

    Le funivie del Cervino comunicano che è aperta la linea per Plan Maison. Rimarrà chiusa per tutta la giornata la linea Plan Maison Plateau Rosà.

    La Funivia dell'Aiguille du Midi resterà chiusa dal 3 novembre al 19 dicembre.

  9. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    In attesa della rimonta di un'alta pressione dal NW africano verso il Mediterraneo che favorirà condizioni più soleggiate, in particolare per il fine settimana, riportiamo poche e brevi informazioni sulle condizioni di ieri di vie alpinistiche nel settore del Monte Bianco rifugio Torino, ponendo l'accento sul fatto che ormai quasi tutti i rifugi sono chiusi e gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da una struttura frontale che interessa ancora attualmente la Valle d'Aosta, almeno fino a stasera.
    Le funivie del Monte Bianco sono regolarmente aperte fino al rifugio Torino  fino al 2 novembre 2014. 
    Il ghiacciaio ieri si presentava con circa 40/50 cm di neve fresca, la Nord della Tour Ronde è in buone condizioni, la terminale si passa bene sulla destra, il canale Gervasutti è tutto in neve e non ancora tracciato, risulta scomodo il superamento della terminale, la Goulotte Rébuffat è in buone condizioni con tanto ghiaccio.

  10. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Segnalazione! Monte Bianco, Grandes Jorasses. Dopo alcuni giorni di tempo nuvoloso che non hanno consentito l'osservazione diretta del Ghiacciaio Whymper delle Grandes Jorasses, questa mattina le condizioni meteorologiche hanno permesso di ritornare ad eseguire alcune osservazioni.
    Le velocità misurate indicano un'ulteriore marcata accelerazione negli spostamenti del seracco pensile, che nelle ultime settimane aveva mostrato anche indizi di crescente fratturazione e suddivisione in blocchi minori.
    Le osservazioni dirette hanno permesso di constatare anche l'avvenuto crollo di una porzione di seracco, di volume ancora da determinare.
    I dati e le evidenze di terreno raccolti confermano la correttezza delle misure cautelative assunte dalle autorità la scorsa settimana, a fronte di una situazione di potenziale pericolo per coloro che percorrono l'area e le vie alpinistiche sottostanti il seracco Whymper delle Grandes Jorasses e il sentiero di accesso al Rifugio Boccalatte-Piolti, (a quota 2.602 m.s.l.m.

En évidence

News

Infos

Facebook