Il presidente di FMS lascia il suo incarico

2 dicembre 2014

Villa Cameron

L'attuale composizione degli Organi di governo della Fondazione Montagna sicura è in scadenza e verrà rinnovata nel corso del mese di dicembre.

Nell'ambito del Consiglio di amministrazione, gli Enti soci stanno provvedendo alle rispettive nomine. E' della scorsa settimana la deliberazione con cui la Giunta regionale ha riconfermato due dei tre Consiglieri di nomina regionale, che sono Igor Rubbo e Gianluca Tripodi a cui si aggiunge Mirco Fresia Paparazzo. Analogamente Soccorso alpino valdostano e UVGAM indicheranno a breve un rappresentante di nomina congiunta congiunto; il Comune di Courmayeur ha riconfermato il proprio Assessore Federica Cortese.

Analogamente saranno riconfermati tutti gli altri Organi di Governo, dal nuovo Comitato scientifico (che sarà nominato dal prossimo Consiglio di amministrazione, sentiti gli Enti Soci), il Segretario generale ed il Collegio dei Revisori dei conti.

Il Consiglio di amministrazione, una volta insediatosi, dovrà provvedere alla nomina del nuovo Presidente di Fondazione Montagna sicura. Lo Statuto di Fondazione, fin dalla nascita di questo ente, ha previsto giustamente che il proprio Presidente non potesse essere nominato per più di due volte consecutive. Di conseguenza non potrò più ricoprire tale ruolo, e vorrei dunque sfruttare questa occasione per innanzitutto ringraziare tutti i tecnici, il personale donne e uomini di Fondazione, in particolare il Segretario generale Jean Pierre Fosson e i responsabili tecnici e coordinatori degli uffici che in questi due mandati mi hanno supportato e hanno svolto con elevata professionalità i loro ruoli, rendendomi estremamente orgogliosa di rappresentare questo ente. Ringrazio sentitamente il Consiglio di Amministrazione, con il collegio dei revisori dei conti e il Comitato scientifico per il loro apporto e supporto fondamentali e qualificanti per la buona gestione e per le attività di Fondazione.

Non è un periodo facile e il cambio di Presidenza avviene in anno “bianco” per i progetti europei, vera linfa vitale di Fondazione per lo svolgimento delle sue attività di ricerca. Inoltre la situazione economica generale, che obbliga ad una forte contrazione del bilancio della Regione Autonoma Valle d'Aosta, il nostro ente socio di maggioranza più rappresentato e anche l'ente con le maggiori richieste di sviluppo di progetti e funzioni, rende ancora più delicato questo periodo. Però per chi effettua attività di ricerca applicata in un ambiente difficile e severo come l'alta montagna, ogni difficoltà diventa una sfida e uno stimolo per fare sempre meglio.

Il fare squadra e rete diventa così ancora più indispensabile e Fondazione ne ha sempre fatto un principio di azione nelle sue attività. Da qui l'istituzione del Comitato Scientifico 3 anni orsono, che si è attivamente impegnato a predisporre qualificanti e fondamentali documenti di programmazione delle attività da svolgere in sinergia con i nostri interlocutori: università, centri di ricerca, l'Arpa, le strutture regionali dell'Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica e dell'Assessorato territorio e ambiente, l'Assessorato istruzione e cultura, l'Azienda USL, il soccorso alpino valdostano, l'unione guide d'alta montagna della valle d'Aosta, l'Agenzia del lavoro, il Celva, sci club, Comitato Asiva, scuole, Soccorso alpino Guardia di Finanza, Esercito, Associazione valdostana Impianti a fune.

In questi anni Fondazione, forte del suo accreditamento formativo presso l'agenzia del lavoro regionale, e sempre con la collaborazione dei suoi enti soci, si è concentrata sulla divulgazione, l'informazione e la formazione verso i giovani e il grande pubblico, con progetti sulla sicurezza in montagna, sfruttando anche i moderni strumenti di informazione digitale come i social, e verso il mondo dei tecnici con il sostegno degli ordini professionali presenti in Valle d'Aosta, per proporre corsi formativi professionalizzanti e che possano rispondere alla domanda di formazione presente nel nostro territorio.

Dunque l'obiettivo per il prossimo triennio dovrà obbligatoriamente essere principalmente focalizzato sulla definizione di progetti di ricerca dall'alto valore operativo, concreto e tecnico per partecipare ai tanti, per fortuna, programmi europei e sviluppare ancora di più competenze interne ed esperienze, al fine di allargare la già ampia e qualificata rete di università ed enti di ricerca e documentali di tutto l'arco alpino con cui Fondazione lavora, creata negli anni, così da operare sui vari temi dei rischi naturali in alta montagna, la medicina di montagna, e negli studi volti alla conoscenza dei fenomeni estremi che caratterizzano il nostro territorio, apportando un valore d'innovazione all'approccio di questi argomenti.

Sono sicura che Fondazione Montagna Sicura, con i suoi uomini e donne, con la capacità di fare squadra, la preparazione, e il grande entusiasmo che hanno sempre caratterizzato questo ente, saprà vincere anche la sfida di questi tempi difficili ed essere portatrice di nuove opportunità lavorative e di esempi di innovazione e concretezza.

Federica Cortese