ThoulaLab

Un laboratorio glaciologico a cielo aperto sul Massiccio del Monte Bianco

ThoulaLab

Il Progetto RESERVAQUA, attraverso una collaborazione interdisciplinare tra Enti transfrontalieri, Regione Valle d'Aosta, Regione Piemonte e Canton du Valais con diverse competenze ed ambiti di interesse, si propone di perfezionare la conoscenza sulla disponibilità e sull'utilizzo effettivo della risorsa idrica (intesa come ghiaccio, neve e acqua) e di creare una “cultura dell'acqua” volta ad un suo uso più responsabile e sostenibile in un contesto di cambiamento climatico.
(Per maggiori informazioni invitiamo a consultare la pagina http://www.fondazionemontagnasicura.org/it/progetti-in-corso/reservaqua).
Al fine di perseguire l'obiettivo primario del progetto di condivisione dei dati esistenti, Fondazione Montagna sicura, oltre che fornire il suo contributo attraverso la condivisione dei dati e delle informazioni contenute nel database del Catasto ghiacciai della Regione Valle d'Aosta (http://catastoghiacciai.partout.it), ha recentemente avviato sul lato valdostano del Massiccio del Monte Bianco, il “ThoulaLab”, un laboratorio glaciologico a cielo aperto, ovvero un sito privilegiato di studio della criosfera con i seguenti obiettivi:

• il miglioramento delle conoscenze sulla disponibilità della risorsa idrica potenzialmente immagazzinata nei ghiacciai alpini ed il loro contributo al ciclo dell'acqua in ambito montano;
• la divulgazione di una “cultura dell'acqua” finalizzata a un uso più responsabile e sostenibile in un contesto di cambiamento climatico.

Al fine di migliorare ed implementare le conoscenze sulla disponibilità della risorsa idrica potenzialmente stoccata nei ghiacciai alpini, Fondazione Montagna sicura ha previsto nell'ambito del ThoulaLab e per la durata triennale del progetto RESERVAQUA, la realizzazione di una serie di attività di ricerca scientifica applicata alla criosfera atte ad indagare la risorsa idrica stagionalmente disponibile sottoforma di acqua di fusione e potenzialmente ancora immagazzinata sottoforma di ghiaccio.
Tali attività consentiranno la ricostruzione storica dell'evoluzione “recente” del Ghiacciaio del Thoula, quella morfologica (superficie, lunghezza, volume, quota di arretramento della fronte, ecc.) quella relativa al bilancio di massa annuale storico, e intraprenderanno la sperimentazione di metodologie e tecnologie recenti ed innovative (ad es. elaborazione di immagini satellitari VHR, indagini UAV, bilancio di massa geodetico, indagini GPR, ecc.) che possano contribuire ad implementare l'accuratezza della stima del bilancio di massa annuale.
Quest'ultimo dato, integrato con quelli già esistenti ed elaborato sottoforma di serie storica, risulterà di fondamentale importanza per quantificare con maggiore precisione l'effettivo contributo idrico stagionale (input) fornito dai ghiacciai al ciclo dell'acqua in ambiente montano, fornendo un utile ed accurato dato ai fini del progetto.

Grande importanza sarà inoltre data alla divulgazione, sia quella rivolta al mondo scientifico che quella dedicata al grande pubblico. Verranno sviluppati strumenti ed iniziative di comunicazione innovativi, integrati con le altre parti del progetto RESERVAQUA, per fare del ThoulaLab non solo un punto di riferimento per il mondo scientifico ma luogo prioritario per la sensibilizzazione al cambiamento climatico.
Inoltre, in un'ottica che guarda oltre l'ambito e la durata temporale del progetto RESERVAQUA, al fine di incentivare tutti coloro che intendano condurvi attività tecnico-scientifiche volte a migliorare la conoscenza della disponibilità della risorsa idrica connessa alla criosfera per gli anni a venire, i dati e le informazioni ricavate dalle attività condotte da Fondazione Montagna sicura andranno a costituire il database di riferimento per future iniziative. Il ThoulaLab si propone pertanto come un sito di studio privilegiato, condiviso e multidisciplinare dove condurre attività di ricerca applicata per sperimentare tecnologie e tecniche innovative di indagine e monitoraggio del ghiacciaio e del suo ruolo come riserva d'acqua.

La scelta del sito

La sua scelta come sito di studio ha tenuto in considerazione principalmente gli aspetti legati alla sua rappresentatività a livello scientifico e gli aspetti logistici legati alla sua accessibilità: è intuitivo, infatti, comprendere come la possibilità di un accesso rapido ed agevole al sito durante tutto l'arco dell'anno si rifletta in maniera significativamente positiva sia sui budget di progetto che sulle tempistiche dedicate alle attività. Per esempio, la possibilità di trasporto della strumentazione e dell'attrezzatura anche in piena stagione invernale senza necessariamente dover ricorrere all'oneroso impiego dell'elicottero, indispensabile invece per molti altri siti, rappresenta un asset di rilevo per lo svolgimento e l'avanzamento negli anni delle attività scientifiche.
Il Ghiacciaio del Thoula è agevolmente raggiungibile in meno di un'ora dal fondovalle (comodamente servito dalla rete autostradale) con l'utilizzo della funivia SkyWay Monte Bianco e tramite un breve avvicinamento a piedi, con sci o ramponi.
Inoltre, altre peculiarità chiave come la disponibilità di un ricco database di informazioni e dati storici, raccolti negli anni dai tecnici di Fondazione Montagna sicura, ed il valore ambientale e paesaggistico del sito, ad un passo dalla vetta del Monte Bianco, hanno influito in maniera determinante sulla scelta del sito.

Attività previste

Le attività di ricerca previste da Fondazione Montagna sicura sul Ghiacciaio del Thoula per il triennio 2019-2022 sono mirate ad indagare la risorsa idrica stagionalmente disponibile sottoforma di acqua di fusione, quale contributo al ciclo dell'acqua, e quella potenzialmente ancora immagazzinata sottoforma di ghiaccio, attraverso la ricostruzione storica dell'evoluzione “recente” del ghiacciaio stesso. In particolare, nell'ambito del ThoulaLab è prevista:

• la ricostruzione storica della superficie del ghiacciaio e dell'arretramento della sua fronte basata sull'analisi della cartografia e delle immagini satellitari d'archivio disponibili;
• la ricostruzione storica con determinazione della Snow line o ELA (Equilibrium-Line Altitude) del ghiacciaio basata sull'analisi delle immagini satellitari disponibili (missione NASA-Landsat5 dal 1984 al 2012, e missione ESA del Programma Copernicus Sentinel-2 dal 2012);
• l'analisi comparata tra i bilanci di massa dei Reference Glaciers (Glacier Mass Balance Bulletin, WGMS) e quelli storicamente rappresentativi di alcuni ghiacciai valdostani (Gh. del Ruitor, Gh. del Timorion, Gh. del Grand Etret e Gh. del Thoula) che definisca un trend di valori di riferimento;
• la ricostruzione storica del bilancio di massa del ghiacciaio tramite la metodologia della DEM (Digital Elevation Model) difference basata sui modelli digitali storici disponibili per gli anni 1991, 2000, 2008 e 2012;
• la ricostruzione storica del bilancio di massa del ghiacciaio tramite la metodologia della DEM difference basata sui modelli digitali elaborati a partire dalla cartografia storica disponibile (IGM, CTR, ecc.);
• la stima del bilancio di massa annuale del ghiacciaio al termine della stagione di ablazione, per i tre anni di durata del progetto, tramite la metodologia della DEM difference basata sui modelli digitali elaborati a partire dalle stereocoppie di immagini satellitari ad altissima risoluzione (VHR), e confronto dell'accuratezza rispetto alle stime ottenute con la medesima metodologia ma a partire da rilievi aerofotogrammetrici realizzati da drone;
• la stima dello spessore del ghiacciaio basata sui dati raccolti nel corso delle campagne di indagine geofisica mediante l'impiego di strumentazione Georadar che verranno realizzate in collaborazione con il Politecnico di Torino (DIATI) e confronto con il modello GLABTOP;
• la stima dello spessore del ghiacciaio basata sui dati raccolti nel corso delle campagne di indagine geofisica mediante l'impiego della tecnica di sismica passiva HVSR;
• la realizzazione di una mappa dei vettori di spostamento di punti noti della superficie del ghiacciaio mediante la tecnica fotogrammetrica.

Inoltre, al fine di incrementare il database condiviso con dati costantemente aggiornati saranno realizzate annualmente nella stagione invernale ed estiva:

• n.1 campagna di indagine geofisica mediante strumentazione Georadar e mediante l'impiego della tecnica di sismica passiva (HVSR) per la stima dello spessore del ghiaccio;
• n.1 rilievo aerofotogrammetrico eseguito da drone per la realizzazione di ortofoto e DEM di dettaglio;
• n.1-2 campagne per la posa di capisaldi (Ground Control Points) georeferenziati sul territorio al fine di validare e verificare le indagini di cui sopra.

Per maggiori informazioni e per rimanere aggiornati sui nuovi sviluppi del ThoulaLab potete iscrivervi alla Newsletter RESERVAQUA o seguirci su Facebook alla pagina ufficiale di Fondazione Montagna sicura.

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