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Visualizza il Bollettino Neve e Valanghe sul sito della Regione Autonoma Valle d'Aosta.
Funivie Monte Bianco, in accordo con il Comune di Courmayeur e previo confronto con i professionisti e le istituzioni competenti, sulla base di risultanze tecniche asseverate da professionisti indipendenti, dispone con decorrenza immediata la
CHIUSURA del manufatto “SCALA DEL TOULA” e contestuale DIVIETO DI UTILIZZO
Funivie Monte Bianco adotterà misure concrete atte ad impedire l'utilizzo della scala e misure di comunicazione diffusa atte ad informare dell'impossibilità di utilizzo della stessa. Nuove valutazioni verranno effettuate alla fine della stagione invernale sulla base delle risultanze dei rilievi tecnici programmati e relative relazioni dei professionisti incaricati.
Situazione sempre più invernale sulle nostre montagne: la neve continua a cadere con una certa frequenza con presenza al suolo già a partire da quota 900 – 1000 metri. La situazione meteorologica non sembra ancora modificarsi per qualche giorno, come segnala il Centro Funzionale regionale.
Nel dettaglio: la circolazione continua ad essere caratterizzata, per tutta la settimana, dalla presenza di una vasta area di bassa pressione tra la Francia ed il Mediterraneo, alimentata da aria più fredda proveniente dall'Atlantico settentrionale. Il tempo sulla nostra regione resta per lo più grigio con precipitazioni molto deboli, intervallato di tanto in tanto da qualche temporanea pausa con schiarite; tuttavia la localizzazione nel tempo e sulla regione delle varie fasi meteorologiche risulta di difficile previsione.
Per quanto riguarda le condizioni della neve, vi invitiamo a leggere la nota Informativa sulle condizioni nivometeorologiche n° 4 del 18/11/2019 che fornisce informazioni precise e dettagliate sulla situazione e sull'evoluzione a breve termine del manto nevoso.
Le montagne cominciano ad indossare la loro veste invernale. Le veloci perturbazioni della settimana passata hanno depositato al suolo una discreta quantità di neve che verrà alimentata da nuove precipitazioni a partire da giovedì.
Nel dettaglio, il Centro Funzionale della Regione indica che la circolazione generale a grande scala è caratterizzata, sino a domani, dal transito di aria più fredda proveniente dal nord Europa, con tempo per gran parte asciutto ed abbastanza soleggiato. Da giovedì è possibile un sensibile cambiamento del tempo a causa dell'ingresso di una attiva perturbazione proveniente dalla Francia, con tempo perturbato e precipitazioni frequenti sino almeno a lunedì prossimo…
Le condizioni generali di innevamento non sono ancora sufficienti per una diffusa attività scialpinistica, ma gli strati di neve appena caduti dovrebbero costituire una buona base di partenza per la stagione ormai imminente. Per quanto riguarda la roccia, l'attività si è ormai trasferita principalmente in bassa quota e nelle zone calde (Finale, Albenga etc): numerose strutture di bassa quota della valle (soprattutto falesie ma anche alcune vie lunghe) possono regalare condizioni decisamente gradevoli se sfruttate nei momenti maggior soleggiamento e in assenza di vento. Per ciò che riguarda infine l'escursionismo, i sentieri sono ormai difficilmente praticabili al di sopra dei 1.800 metri, se non con attrezzatura adeguata alle condizioni ormai invernali. Al di sotto, i versanti a sud possono comunque essere ancora piacevolmente frequentabili.
SI ricorda che skyway Monte Bianco è chiusa per le periodiche attività di collaudo e revisione, mentre il comprensorio di Cervinia è aperto da Plan Maison in su, con collegamento verso la Svizzera attivo.
Con le prime nevicate l'Ufficio Neve e Valanghe di Fondazione inaugura la stagione dei bollettini con la prima Nota Informativa della stagione. Eccola di seguito, consultabile anche sul sito https://bollettinovalanghe.regione.vda.it
Prosegue un lungo periodo di tempo perturbato su tutto il territorio regionale a causa di una serie di flussi atlantici. Le precipitazioni che sono state per lo più deboli in questi giorni, si sono intensificate nella giornata di domenica, soprattutto nei settori nord-occidentali e anche le temperature sono andate via via abbassandosi.
Neve fresca
La neve ha così raggiunto quote di media montagna, imbiancando fino a 1400-1500 m le zone nord-occidentali, dove salendo di quota si registrano valori di 30 cm a 2000 m, 50 cm a 2300-2400 m e 70 cm oltre i 2800 m. Spostandosi da ovest verso est l'intensità cala decisamente, il limite neve sale fino ai 1800-1900 m con 10-20 cm di neve a 2000-2200 m (punte di 30 cm oltre i 2800 m).
La neve è in rapida umidificazione, bagnata/umida fino a 2000-2100 m, via via è più asciutta e fredda oltre tali quote.
Vento
Il vento moderato proveniente dai quadranti meridionali e occidentali ha accompagnato la nevicata rimaneggiando la neve più asciutta oltre i 2600-2700 m, con la probabile formazione di accumuli sui versanti nord-orientali. Nel corso della giornata di lunedì sono previsti venti da nord-ovest più intensi.
Criticità
Il problema tipico valanghivo è legato alla neve ventata in particolare lungo le creste di confine italo svizzere e alle quote sopra i 2700-3000 m, dove la criticità principale è la possibile formazione di lastroni di neve asciutta soprattutto a ridosso delle creste e dei colli, e nei canali molto ripidi sede di accumulo.
Prestare attenzione alla neve che alle varie quote ricopre per pochi centimetri terreno, sassi o ghiaccio.
Nel pomeriggio/serata di lunedì attesi venti forti da W ed una estensione delle precipitazioni, con limite neve oltre i 1500-1800 m, più intense nei settori NW dove, possono aggiungersi altri 20-30 cm di neve fresca. Per tanto per i giorni a venire sono da aspettarsi scaricamenti di neve a debole coesione e permarrà il pericolo di valanghe a lastroni soprattutto alle quote più alte e alle esposizioni da NW a NE.
La prossima nota informativa sarà emessa in funzione dell'evoluzione nivo-meteorologica
Condizioni Montagna: la situazione meteorologica degli ultimi giorni ha virato decisamente verso condizioni autunnali e pre-invernali. La neve caduta anche a quote medio-basse (localmente fino a 1.4000 m in Valdigne) non è stata molta, ma ha contribuito a modificare il paesaggio e, per conseguenza, anche le condizioni. Da oggi, sono attese nuove incursioni perturbate con flussi di aria fredda dai quadranti sud-occidentali; una possibile pausa più stabile dovrebbe stabilirsi tra la seconda parte di mercoledì e la prima di giovedì, e poi, forse, da sabato.
Per quanto riguarda l'alpinismo, l'ultimo periodo di apertura di Skyway e Rifugio Torino ha visto un'interessante attività di misto moderno sul Grand Flambeau e un po' di attività su neve (anche sci ripido) sulle strutture della zona. Si ricorda quindi che la funivia Skyway Monte Bianco resterà chiusa fino al 29 novembre compreso per le periodiche attività di manutenzione per riaprire il 30 novembre. Anche il Rifugio Torino ha chiuso il 3 novembre. L'apertura durante le vacanze di Natale avverrà dal 23 dicembre 2019 al 06 gennaio 2020, mentre l'apertura per la stagione 2020 avverrà a partire dal 01 marzo 2020.
Per quanto riguarda l'escursionismo, anche in questo caso la stagione è ormai praticamente conclusa, con neve sui sentieri (seppur non abbondante) e attività ricettive e di ristorazione chiuse in attesa dell'inverno.
Il weekend, come preannunciato dai previsori, è stato molto favorevole alle attività in montagna con giornate soleggiate e temperature gradevoli.
La settimana invece si preannuncia discretamente più perturbata a causa di correnti in quota che permettono il transito di aria a tratti più umida (un passaggio già tra questa sera e domattina). Il tempo sulla nostra regione pertanto sarà mutevole e caratterizzato da un'alternanza tra periodi asciutti e abbastanza soleggiati e periodi più grigi e con qualche pioggia molto debole.
In alta montagna, le precipitazioni non sono state copiose come poteva sembrare in un primo momento: in zona Helbronner, sul ghiacciaio le perturbazioni non hanno lasciato più di 20/30 cm di neve pressata e lavorata dal vento, mentre la galaverna ha intonacato la maggior parte dei pendii e delle pareti. Sui versanti esposti a sud il sole ha ripulito in fretta la roccia, ma sulle esposizioni nord la neve è ancora presente. Il ghiaccio per il momento è ancora poco formato quindi è ancora presto per prendere in considerazione le goulottes; alcune salite di misto (anche nuove linee) sono già state effettuate, ma presuppongono un'ottima capacità di valutazione e sapersi muovere in situazioni effimere. Alcune cordate sull'Aiguille d'Entrêves, sui Marbrée, al Dente del Gigante e sulla Kuffner (per la quale non abbiamo però riscontri circa le condizioni specifiche).
Talvolta, gli avvicinamenti sono stati fatti con gli sci, ma per questo si raccomanda la massima attenzione e cautela: molti buchi sono coperti dalla neve stesa dal vento e risultano non visibili. Procedere in cordata con un'attenta gestione delle distanze è strettamente necessario per gestire il rischio.
In questa breve pausa tra le perturbazioni, oggi le montagne si sono mostrate ben innevate al di sopra dei 2.700 / 2.800 metri.
Nel dettaglio, le previsioni annunciano che fino a domani, giovedì 24, la circolazione a grande scala sarà caratterizzata dalla presenza di una vasta area di bassa pressione in lento movimento verso l'Italia meridionale. Il suo influsso sul tempo della nostra regione terminerà a partire da venerdì. Pertanto oggi temporanea pausa asciutta con belle schiarite, ma già dalla serata avremo le prime piogge; giovedì perturbato con nubi e precipitazioni e da venerdì tempo in deciso miglioramento con tempo stabile sino ad almeno martedì.
L'attività in montagna probabilmente riprenderà a ridosso del weekend, con condizioni ancora da valutare, anche se le nevicate di questi ultimi giorni avranno uno strascico piuttosto lungo. In media montagna, sarà invece gradevole approfittare delle condizioni autunnali per percorrere i sentieri delle nostre belle valli. SI raccomanda in ogni caso di prestare la massima attenzione nei pressi dei corsi d'acqua che, con le abbondanti precipitazioni, possono assumere carattere impetuoso anche laddove in estate la portata è solitamente scarsa.
Condizioni Montagna: le condizioni autunnali che si sono instaurate nei giorni scorsi si protrarranno ancora per qualche giorno. Dal Centro Funzionale regionale le previsioni annunciano infatti il minimo depressionario diretto verso le coste portoghesi continuerà ad inviare flussi perturbati, con precipitazioni che continueranno questo pomeriggio. Domani il minimo si sposterà, permettendo ad un cuneo di alta pressione di espandersi anche verso la Valle d'Aosta, riportando condizioni più stabili e temperature in lieve rialzo per il richiamo di aria più mite africana. Ma mercoledì il minimo riprenderà forza condizionando nuovamente il tempo con precipitazioni su giovedì e con quota della neve in calo. Miglioramento in seguito.
La quantità di neve depositatasi al suolo, essendo molto ventata, non è facilmente quantificabile (fino a 40 cm) a causa della disomogeneità della sua distribuzione. Questo apporto sta gradualmente trasformando le condizioni, facendo lentamente evolvere la situazione delle vie di misto – dopo l'estate estremamente secca – verso condizioni più normali. Ad ogni modo, la situazione meteo non sta permettendo l'attività alpinistica (se non in maniera molto limitata sui percorsi più facili e vicini alle funivie); naturalmente per le vie di roccia, a quote medie e alte, le strutture sono innevate e bagnate.
Per quanto riguarda i sentieri e l'escursionismo, la neve è al momento confinata a quote superiori ai 2.500 / 2.700 metri; attenzione però a ben valutare l'esposizione: in questo periodo di grandi escursioni termiche, capita spesso di trovare le zone in ombra fresche e ancora innevate, benché al sole si cammini ancora in maglietta! Ad ogni modo, le passeggiate immerse nei colori autunnali sono un esperienza da non lasciarsi sfuggire.
La seconda settimana di ottobre si apre con una prima debole nevicata autunnale che ha raggiunto la media montagna (limite inferiore a circa 2.000 metri in Alta Valle) imbiancando il panorama. Vediamo nel dettaglio l'evoluzione meteo.
L'alta pressione sul medio Atlantico tende a rafforzarsi fino a venerdì con rialzo termico fino a clima decisamente più tiepido domani, ma con una probabile incursione perturbata mercoledì. Dopo la nevicata di questa notte, oggi la giornata sarà soleggiata con qualche iniziale annuvolamento residuo, localizzato in particolare sulla dorsale. I forti venti in quota sono dati in attenuazione fino a divenire deboli nel pomeriggio; anche il foehn nelle valli è previsto in attenuazione. Zero termico da 2100 metri in rialzo fino a 3300 metri.
Condizioni generali in montagna: in alta montagna l'attività risulta sensibilmente ridotta, la neve ed il vento del weekend hanno dirottato gli alpinisti verso le vie su roccia di media e bassa quota. Per valutare l'evoluzione delle vie di roccia e misto in quota è necessario attendere l'impulso tiepido dei prossimi giorni e vederne gli effetti. In media montagna, per l'escursionismo, la neve caduta sopra ai 2.000 metri dovrebbe rapidamente fondersi, ma attenzione ai versanti in ombra (nord) in cui sarà possibile, soprattutto al mattino presto, trovare del verglass. Potrebbe quindi essere più pratico prediligere gite e sentieri ben soleggiati, almeno per le giornate di oggi e domani.
A ridosso del weekend, vi aggiorniamo sulle condizioni generali in montagna.
Dal punto di vista meteorologico, le condizioni sono decisamente autunnali, con temperature più contenute. Nel dettaglio, le correnti occidentali porteranno sulla Valle d'Aosta un'alternanza di deboli impulsi perturbati e schiarite; tra domenica sera e lunedì aria fredda da nord causerà un temporaneo calo delle temperature con possibili deboli nevicate anche in media montagna, mentre in seguito si avrà una parziale rimonta anticiclonica con successivo ritorno a un flusso atlantico.
Per quanto riguarda l'attività alpinistica, la situazione non sembra favorire una grande attività in alta montagna. Le seppur deboli nevicate appena cadute (tra 10 e 20 cm) hanno creato accumuli sulle cenge e intasato le fessure, precludendo per qualche giorno l'attività su roccia. Per il misto, restano frequentate le più classiche (Aig. Entreves, Dente del Gigante, Marbrées…) ma si consiglia grande attenzione alla presenza di neve. Per il resto, attenzione all'effetto di copertura dei buchi che la neve ventata ha spesso effettuato sui ghiacciai: prudenza.
In media montagna, escursionismo e attività su roccia si praticano senza particolari particolari problemi, ma attenzione alla neve o al verglass sopra i 2400 m, in particolare sul versanti nord. Si segnala, inoltre, che alcuni sentieri all'ombra o nei boschi possono essere umidi e presentare tratti scivolosi in questo periodo dell'anno.