Mise à jour conditions montagne

  1. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Les températures élevées de ces jours, aussi en altitude, favorisent les conditions des voies et parcours de haute montagne.
    Dans la zone du glacier du Géant et dans la Combe Maudite, le glacier est encore assez bien couvert, mais il faut considérer que la qualité de la neige change beaucoup avec chauffage pendant la journée. Les Satellites apparaissent parfaitement sec et en bon état, excellentes conditions au Dent du Géant, qui est cependant déjà très fréquenté. La traversée des Diables semble en bon état alors que pour la arrête Kufner peut-être qu'il soit trop tôt parce que les cornices après la Androsace sont encore très prononcé.

  2. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Note informative émis le 07/11/2016 à 16h30

    Danger d'avalanches:
    Le danger d'avalanche devient important à partir de 2500-2700 m dans les pentes plus froides (de est au nord, jusqu'au nord-ouest), augmente progressivement en montant d'altitude et devient plus important au-dessus de 3000 m à toutes expositions. Le danger est due par la neige fraiche et la neige ventée. 
    A haute altitude la neige a été fortement travaillée par le vent par sud-ouest puis nord et nord-ouest et donc on a des plaques superficielles à toutes expositions qui peuvent être déclenchées par le passage d'une personne. 
    Le danger est plus important dans le nord-ouest de la région où il a plus neigé, à partir de la Valgrisenche, puis La Thuile, zone du Mont Blanc et du Grand Saint Bernard jusqu'à Ollomont. Le danger est plus petit se déplacent vers le sud-est de la région, jusqu'à Champorcher où il est plus bas à cause des altitudes plus baisses et du petit enneigement.

    Neige et météo: Dans un flux sud-occidental, avec vents de sud-ouest modéré et par moments forts, une perturbation a passé notre région à partir de la soirée de vendredi e jusqu'aux premières heures de dimanche matin ; ensuite courants nord-occidentales froides ont amené le beau temps déjà dans la journée de dimanche, avec nuages résiduelles sur la chaine frontalière et quelques précipitations, vents modéré de ouest en rotation et se renforçant de nord-ouest jusqu'à localement forts et foehn en extension dans les vallées.
    Les précipitations, diffusées surtout dans la journée de samedi, ont été modéré dans le secteur occidental, généralement faibles ailleurs, avec une limite pluie/neige à 1200 m en hausse à plus de 1500 m.
    Les quantitatifs de neige fraiche par les stations automatiques à 2000 m :
    - jusqu'à 60 cm dans la zone du Mont Blanc (en partie érodés par le vent);
    - 40 cm dans les zones de Valgrisenche, La Thuile, Gran San Bernardo et Ollomont;
    - 10-15 cm dans les vallées du Grand Paradis, Valtournenche et Mont Rose;
    - 5-10 cm dans la vallée de Champorcher.

    A 2000 m dans les derniers deux jours les températures ont baissé de 8°C.
    Dans les pentes en ubac au-dessus de 2500 m la neige fraiche s'appuie sur une superficie défavorable, formée vraisemblablement par faces planes.
    Dans les pentes ensoleillées la neige fraiche s'appuie directement sur le sol, encore chaud, jusqu'à 3000 m.
    La vieille neige avait déjà donnée des signes d'instabilité dans les deux dernières semaines, avec plaques spontanées de taille moyenne au-dessus de 3000 m dans les expositions plus froides. Au soleil la situation était très différente : le fort rayonnement du soleil et les températures douces ont humidifié la neige sur les pentes très raides au moins jusqu'à 3600 m d'altitude; dans ces pentes on doit signaler le déclenchement accidentel d'une plaque de taille moyenne dans la zone du Mont Blanc.

    Tendance: les temperatures froides, les faibles chutes de neige mercredi dns le nord-ouest et les vents modérés confirment encore le danger d'avalanche à haute altitude. 

  3. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Zona rifugio Torino: sconsigliate salita e discesa dalla normale alla Tour Ronde per importanti cadute di sassi! In generale, per il caldo di questo ultimo periodo, le pareti glaciali della Combe Maudite sono soggette anch'esse a soventi cadute di pietre. La Nord della Tour Ronde e il Gervasutti presentano problemi alla terminale e scariche già al mattino presto.
    Ai satelliti del Tacul tranne che per la Ottoz alla Piramide gli accessi sono ancora buoni. Il couloir des Aiguilette a sx del Grand Capucin è da evitare, si possono raggiungere bene gli attacchi delle vie O sole mio e Svizzeri con i 3 tiri di 4/5 di Flagran Delire che porta alle cenge senza pericoli.
    Sono state percorse le creste di Tzetoula (cresta a dx che dal Pavillon sale ai Marbree) e traversata dell'Aiguilles de la Brenva fino al Colle d'Entreves sempre dal Pavillon e sono in ottime condizioni.
    Al Pilier Androsace si passa bene e le vie sono asciutte.

  4. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Attenzione! Ci segnalano relativamente alla Tour Ronde - Cresta Est: in discesa (alla fine della cresta), vista la pessima qualità della neve, effettuate le tre brevi doppie che riconducono sul ghiacciaio. Presso l'ultima, a destra di essa, un masso delle dimensioni di due lavatrici si è mosso di circa quindici centimetri ponendosi in equilibrio precario. Il masso aggetta proprio sulla linea di discesa della doppia e può cadere da un momento all'altro, specie se sollecitato da chi sfrutta quella linea di discesa. Non si è provato a staccarlo perché veramente grande e si temeva potesse compromettere la tenuta della sosta, che è fatta di cordoni girati intorno a delle lame.

    Dalla Chamoniarde relativamente al Tacul: nuovamente percorribile, ma suscettibile di rapida evoluzione, informarsi bene prima di partire!

    Dal Rifugio Torino (aggiornamento del 6 luglio): 

    -Tour Ronde: normale e parete nord in buone condizioni, couloir gervasutti con terminale aperta.

    -Dente del Gigante: buone condizioni, fatto da tante cordate questa settimana. Poco ghiaccio alla gengiva.

    -Rochefort: condizioni non consigliabili, neve ventata e si sfonda molto per il caldo.

    -Grand Capucin: attenzione al canale di sinistra che scarica pietre, per il resto bene.

    -Tacul: un ponte ha ceduto ma si riesce ad arrivare in vetta lo stesso.

  5. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Informazioni freschissime dai nostri colleghi della Chamoniarde: oggi, lunedì 6 luglio, tutte le cordate, tra cui numerose guide, hanno fatto dietro-front alla terminale del Mont-Blanc du Tacul. E' infatti crollato il ponte di neve della terminale impedendo così del tutto il passaggio, sia a scendere che a salire. Le vie sul Triangle du Tacul sono ancora accessibili, a condizione di avere un corretto rigelo notturno (tuttora assente!), ma è necessario percorrerle in andata e ritorno, calandosi sulle vie.

    Info dal Rifugio Monzino: effettuata la Jori Bardill al Pilone centrale del Freney, i primi 2 tiri son bagnati, poi in buone condizioni, la classica al Pilone è asciutta. Si consiglia l'avvicinamento agli Eccles molto presto, prima dell 'alba perché durante la giornata c'è pericolo di caduta sassi lungo l'avvicinamento al ghiacciaio del Freney.

    In generale le temperature continuano ad essere molto alte ed il rigelo notturno è assente ! Un esempio tra tutti: alla Capanna Margherita (4560 m) da inizio luglio abbiamo avuto massime di 4-6.5°C e minime comprese tra -2.5°C e -3°C !

  6. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Dal Rifugio Torino (informazioni di giovedì 25 giugno).

    Sul ghiacciaio la neve porta molto bene e c'è traccia su tutte le principali salite, ma nei prossimi giorni è atteso un marcato rialzo delle temperature, da tenere in considerazione nella scelta di orari e itinerari.

    - Settore Combe Maudite: tutto generalmente in buone condizioni, satelliti, Tour Ronde (Gervasutti, Nord), etc. Tracciata anche la Kuffner in buone condizioni.

    - Settore Colle del gigante:  l'Aiguille Marbrée è in ottime condizioni, qualche piccola chiazza di neve ancora sul dente.

    Nuovo posticipo chiusura del Rifugio Torino: a causa di un nuovo slittamento della data dell'inizio dei lavori di ristrutturazione, il rifugio Torino rimarrà aperto fino al 23 agosto.

    Info da internet: sembrano ottime anche le condizioni delle Nord in zona Gran Paradiso (es quella del Granpa stesso e la Roccia Viva)

    Traduciamo anche le info dalla Chamoniarde (info di giovedì 25 giugno)

    Vent fort et un peu de neige en altitude ont contrecarré quelques sorties ces derniers jours mais il semble que l'activité soit repartie.

    Forte vento e un po' di neve in quota hanno boicottato alcune salite in questi giorni, ma sembra che le attività si siano riavviate ovunque.

    - Settore  Albert 1°:

    Le classiche della zona sono state percorse regolarmente e le condizioni sono abbastanza buone.

    Non c'è più neve nella traversata tra la telecabina ed il rifugio.

    - Settore Charpoua:

    C'è ancora parecchia neve in quota e alcune cordate partite per i Drus son tornate indietro. Le condizioni dovrebbero migliorare dopo alcuni giorni di caldo.

    - Settore Couvercle:

    Il Whymper è assolutamente in condizioni, così come la normale dei Droites e la traversata delle Courtes. La Contamine all'Evêque così come la cresta integrale e la via normale dell'Aiguille du Moine sono stati percorsi di recente. In generale, attenzione all'aumento delle temperature da oggi in poi.

    - Settore Leschaux:

    Le vie sopra il rifugio sono asciutte e les Petites Jorasses sono percorribili, come ad esempio la via Anouk. Una cordata ha fatto la traversata della Cresta di Rochefort ed è scesa verso il rifugio per il ghiacciaio di Mont Mallet. Una cordata sulla parete nord delle Grandes Jorasses: la parte inferiore è generalmente buona ma la parte superiore della parete è molto secca; sembra che il lato destro sia in condizioni migliori.

    - Settore Envers des Aiguilles:

    Tour Rouge, Tour Verte, 1ère Pointe des Nantillons et Dalles sous l'Envers sono stati regolarmente percorsi, l'accesso alle Dalles sous l'Envers si fa calandosi dall'alto. Anche la Troussier è stata fatta di recente. La neve di martedì scorso non si è ancora completamente sciolta e i settori più in quota sono ancora bagnati.

    - Settore Requin:

    L'accesso al rifugio dal basso è in buone condizioni. La risalita della vallée blanche verso i Cosmiques è regolare, ma bisognerà stare attenti l'aumento delle temperature, specialmente nei paraggi del Gros Rognon. Alcuni cordate sulla Midi-Plan, in buone condizioni. Una cordata sulla normale dell'aiguille Pierre-Alain.

    - Settore Cosmiques:

    Ancora un po 'di neve su alcune terrazze esposte a sud, ma in rapido miglioramento. Condizioni generalmente buone del settore per quanto riguarda le vie di misto. Il Tacul è tracciato e ieri mattina alcune cordate hanno continuato in direzione Maudit e Monte Bianco, ma non abbiamo ancora informazioni di ritorno.

    La cresta dell'Aiguilles du Diable è in buone condizioni.

    - Settore Grands Mulets:

    Il Monte Bianco è ancora percorribile per questo itinerario, ma conviene aggiornarsi con le ultime informazioni dai gestori del rifugio

    - Secteur Plan Glacier:

    Cresta Mettrier percorsa mercoledì dalla base della cresta, la variante per il canale di neve sembra comunque possibile ancora per qualche giorno. Arête de Tricot anche fatta, neve a partire da 3200 m. La salita al Durier è in parte innevata, ramponi e piccozza indispensabili.

    - Settore Conscrits:

    Traversata dei Dômes et l'Aiguille de la Bérangère è in buone condizioni, anche il Tondu è stato fatto di recente. A guardare, la Lex Blanche e la parete nord di Tré la Tête sembrano in neve e forse fattibili.

    L'accesso al rifugio è ancora possibile dal ghiacciaio ma il percorso estivo attraverso la passerella è ad oggi pulito e rimane preferibile.

  7. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Traduciamo per voi l'aggiornamento delle condizioni in montagna da La Chamoniarde:
    L'episodio perturbato della notte ha depositato un po' di neve bagnata a 3500/3800 m, ma in quota soffiano ancora venti forti da NW. Negli ultimi due giorni sono riprese le attività in montagna sia per quanto riguarda le salite su roccia sia per quelle su ghiaccio: il rigelo notturno è stato buono, ma attenzione, il manto nevoso sotto la crosta da rigelo è molto bagnato. Abbiamo alcuni resoconti di salite: Sperone Frendo con uscita a sinistra del Rognon, Cresta Midi-Plan con discesa al Rifugio Requin, Cresta Forbes, Sperone Migot, Couloir de la Table, normale ai Droites, traversata delle Courtes, Couloir Whymper, Dômes de Miage. I sentieri di media montagna sono ben puliti fino a 2300 m a sud, mentre a nord troviamo ancora passaggi su neve. Il percorso del Tour del Monte Bianco è ben praticabile, i nevai ancora presenti sono ben tracciati. La variante del Col des Fours è innevata soltanto al colle, la finestra dell'Arpette vi è ancora un nevaio ai piedi del colle lato Arpette.

    Sempre per quanto riguarda il TMB ricordiamo che stati ripristinati la passerella sul torrente Arminaz, nella balconata tra i rifugi Bertone e Bonatti e il ponte sul sentiero tra Arnouvaz e il rifugio Elena.

    Mentre dal Rifugio Monzino: Auguille Croux: via normale ancora bagnata con nevaio intermedio molto grande. Via Cheney buona. Vie sul versante sud est (Ottoz etc) tutte percorribili. Considerando la presenza di neve dura nella discesa dalla normale si consiglia uso di scarponcini ramponi e picca.
    Ghiacciaio del Freney: attraversabile dal Colle Innominata per Ratti Vitali e cenge Schneider.

    Inoltre segnaliamo che è di nuovo funzionante la web cam della Capanna Gnifetti ! 
    http://www.rifugimonterosa.it/it/web/webcam-area-33

  8. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Correnti umide e debolmente perturbate hanno apportato, dal pomeriggio di ieri, 5-10 cm di neve fresca alla quota media di 2500 m su tutto il territorio regionale. Oltre i 3000 m si stimano circa 20 cm, stima resa difficile dai forti venti in quota da N che stanno rimaneggiando la neve fresca formando accumuli a tutte le esposizioni. 

    Le temperature sono scese drasticamente da ieri pomeriggio (stamattina, valori medi alle ore 8.00: -2°C a 2000 m, -6°C a 2500 m, -10°C a 3000 m). Il nuovo netto calo delle temperature (di circa 10-15°C rispetto a due giorni fa) ha abbassato il limite della nevicata che ha imbiancato il fondovalle delle testate vallive, con una spolverata fino a 1600-1800 m. Da domani le temperature saranno in ripresa, ma le condizioni atmosferiche resteranno variabili. 

    Oltre i 3000 m, anche se in rapida umidificazione e sempre più confinati alle esposizioni settentrionali, saranno presenti neve fresca asciutta su un abbondante strato di neve compatta e qualche accumulo da vento. Da cui si potranno avere scaricamenti di neve a debole coesione dai pendii più ripidi e dalla base delle rocce, oltre alla possibilità di staccare con debole sovraccarico piccoli lastroni superficiali dai pendii molto ripidi (>40°). 

  9. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Una depressione fredda, in movimento dalla Francia verso il Mar Ligure, ha determinato le condizioni perturbate della giornata odierna. Abbiamo avuto temporali e precipitazioni a tratti intense (anche sotto forma di grandine), soprattutto nel settore sud-orientale, con un brusco abbassamento dello zero termico. Un calo delle temperature di circa 10-15°C (alle ore 12.00 a 2000 m: da +17°C di ieri a 0°C di oggi) ha abbassato il limite delle nevicate, imbiancando il fondovalle delle testate vallive, fino a 1400-1600 m e, localmente (es. Courmayeur) una spolverata anche a 1200-1300 m. 

    Alla quota media di 2500 m si registrano 5-15 cm di neve fresca su tutto il territorio regionale, con punte di 20 cm in zona Gran San Bernardo e Monte Bianco oltre i 2500 m. Già da domani l'alta pressione tornerà a farla da padrona, riportando sole, temperature in ripresa con zero termico nuovamente oltre i 3000 m e instabilità pomeridiana.

    Negli ultimi giorni il notevole rialzo termico (zero termico oltre 4000 m) aveva fortemente sfavorito il buon rigelo notturno del manto nevoso fino a quote elevate, innalzando di conseguenza il limite per trovare condizioni scialpinistiche buone. Nei prossimi giorni, il temporaneo calo delle temperature in atto, potrà favorire nuovamente il rigelo anche a quote più basse. 

    Attenzione sempre alle ore centrali e più calde della giornata, pianificando le gite al mattino presto, per evitare di essere coinvolti in possibili distacchi spontanei di neve bagnata, generalmente di piccole e medie dimensioni dai pendii molto ripidi, soprattutto quelli settentrionali ancora carichi di neve, distacchi che potranno coinvolgere, oltre alla neve fresca superficiale, tutto il manto nevoso.

    Oltre i 3000 m, sarà presente, ma in rapida umidificazione e sempre più confinata alle esposizioni settentrionali, neve fresca asciutta su un abbondante strato di neve compatta e più consolidata. Da cui si potranno avere scaricamenti di neve a debole coesione dai pendii più ripidi e dalla base delle rocce. 



    La prossima nota informativa sarà emessa in funzione delle condizioni nivometeorologiche, in caso di importanti nevicate in media e bassa montagna.

  10. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Durante il fine settimana, grazie a temperature ancora in grado di favorire un buon rigelo notturno sopra i 2200-2400 m, le condizioni per le attività scialpinistiche sono state ottime. Neve ben assestata e una crosta portante ben rigelata hanno regalato sciate sicure, fino alla tarda mattinata, su firn primaverile da cinque stelle.
    Da domenica le temperature sono però in ulteriore rialzo, nella notte tra domenica e lunedì sono state superiori agli zero gradi fino a 3000 m di quota, domani e nei prossimi giorni, lo zero termico rimarrà alto, raggiungendo i 4400 m, da cui ne uscirà gradualmente compromesso il rigelo notturno fino a quote elevate.
    Fino a nuovo calo delle temperature (previsto per venerdì), il manto nevoso sarà in ulteriore rapida fusione e si potranno avere, già dalle prime ore di soleggiamento, alcuni distacchi spontanei di neve bagnata, generalmente di piccole e medie dimensioni dai pendii molto ripidi, soprattutto quelli settentrionali ancora carichi di neve, oltre i 2800 m. Nel distacco potrà essere coinvolto tutto il manto nevoso umido/bagnato e le valanghe, muovendosi lungo i canaloni abituali, potranno raccogliere parecchi detriti lungo il percorso.
    Oltre i 3000 m può essere presente, ma sempre più confinata alle esposizioni settentrionali, neve di stampo più invernale: anche a debole coesione su un abbondante strato di neve compatta e più consolidata. A queste quote è ancora possibile provocare, generalmente con forte sovraccarico, il distacco di lastroni da vento di piccole e medie dimensioni, formati dai venti moderati nord-occidentali degli ultimi giorni. 

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