Mise à jour conditions montagne

  1. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Condizioni del manto nevoso riferite al 9 maggio.
    Buone condizioni per la pratica dello scialpinismo. La neve è asciutta oltre i 3000 m di quota (sicuramente alle esposizioni N), nella fascia 2500-3000 è maggiormente umidificata. Sopra i 2500 m, l'innevamento è ancora abbondante, lo strato superficiale cambia repentinamente al variare di quota, pendenza ed esposizione e quindi si scia su neve a debole coesione, sottili croste da vento (esposizioni N) o croste da rigelo prevalentemente portanti (esposizioni S).
    il manto nevoso, perlomeno alle esposizioni N, non è ancora del tutto trasformato, ma presenta una sequenza di croste da fusione/rigelo.
    Sotto i 2500 m, considerando che l'innevamento è buono/continuo mediamente oltre 2200 m, la neve è tutta trasformata, primaverile in rapida umidificazione e fusione durante il giorno (utili coltelli o ramponi per affrontare pendii ripidi al mattino presto!).

  2. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Buone condizioni per la pratica dello scialpinismo: buon rigelo notturno, bel tempo e temperature fresche in quota mantengono la neve in superficie asciutta sopra i 2500-2700 m di quota, in particolare sui versanti esposti a NW.
    La neve è polverosa oltre i 3000 m di quota (in particolare sui versanti NW non è ancora ottimale il legame tra le ultime due nevicate, valutare con attenzione i cambi di pendenza). Più in basso troviamo uno strato superficiale che cambia repentinamente al variare di quota, pendenze e esposizione e quindi si scia su sottili croste da vento, croste da rigelo fini (non portanti) o dure. In bassa quota la neve è trasformata, primaverile (utili coltelli o ramponi per affrontare pendii ripidi presto al mattino!).
    Durante il weekend, venti localmente forti/molti forti settentrionali hanno trasportato la neve a debole coesione presente sopra i 3000 m di quota creando visibili accumuli o cornici sui versanti meridionali, il cui distacco è possibile già al passaggio di un solo sciatore/escursionista sui pendii ripidi.

    Segnaliamo la riapertura delle Funivie del Monte Bianco

  3. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Domenica:è atteso un risveglio invernale: zero termico in deciso ribasso e neve a 1000 m circa (localmente anche più in basso). Quantitativi importanti (con elevata incertezza) sono previsti lungo tutte le dorsali di confine, un pò più intensi lungo il confine sud-orientale.
    Soffieranno venti moderati sotto i 3000 m di quota, forti oltre i 3500 m, per lo più settentrionali lungo il confine con Francia e Svizzera, mentre più da S-SE lungo i confini sud-orientali.
    Il pericolo valanghe sale a 3-marcato su tutto il territorio. Già durante la nevicata si prevede la formazione di accumuli di medie dimensioni oltre i 2000 m di quota a esposizioni diverse, dipendenti dalla provenienza locale del vento.
    Importante mantenere le distanze di sicurezza sia in salita che in discesa durante le escursioni e prestare attenzione ai passaggi al di sotto dei canali abituali di valanghe.

  4. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    ATTENTION! Descente du hors piste des Marbrées

    Le mouvement anormal d'une partie de 265 000 m3 du glissement de terrain du nord-ouest du Mont de la Saxe (situé sur les hauteurs de la rive gauche de la Doire de Ferret, en face des villages de La Palud et Entrèves, dans le Val Ferret) a déclenché l'

    alarme pour les zones de La Palud.

    Dans le but de sécuriser la population la commune de Courmayeur a

    interdit la frequentation des lieux indiqués,

    ce qui fait que le passage dans ces lieux (de la barrière de La Palud jusque Entrèves) des ski randonneurs en provenance de Chamonix qui déscendent le hors piste des Marbrées est absolument interdit.

    On recommande pour la sécurité des skis randonneurs de ne pas descendre sur le village de La Palud.

  5. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Dalla giornata di sabato ad oggi si sono avuti bel tempo e temperature primaverili (deciso rialzo termico diurno ed una sensibile discesa delle temperature nel corso delle nottate). Tale andamento sta portando ad un graduale assestamento del manto (persi circa 10 cm a 2500 m in due giorni) e all'instaurarsi di cicli di fusione e rigelo. Questi formano, durante la notte e al mattino, spesse croste portanti (portare con sè rampant e/o ramponi per i tratti più scivolosi) che però già in tarda mattinata vengono rapidamente umidificate, tanto che sui versanti più soleggiati sono possibili, al di sopra dei 2000-2200 m durante le ore più calde, valanghe spontanee sia di fondo che di superficie di piccole o medie dimensioni, in particolare alla base delle barre rocciose e sui pendii molto ripidi erbosi. Con forte sovraccarico è ancora possibile, in pochi luoghi, staccare valanghe, anche di medie dimensioni, che possono interessare gli strati più profondi del manto nevoso.
    Alle esposizioni in pieno nord, sotto i 2600-2800 m, si trovano croste da rigelo non molto spesse, mentre oltre tali quote, la neve più superficiale risulta ancora a debole coesione, ma in via di umidificazione, alternata a zone con croste da vento.

    Si segnala inoltre la chiusura della Funivia del Monte Bianco in seguito all'interdizione al passaggio nella località la Palud a causa del probabile crollo imminente di una porzione della frana del Mont de La Saxe.

  6. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Ultima nevicata (tra mercoledì e giovedì): 5-20 cm di neve (a seconda delle zone) alla quota di 2000 m.

    Qualche cm in più nelle Valli del Gran Paradiso e nella zona di Champorcher: oltre 2500 m qui si possono trovare 20-40 cm di neve fresca, asciutta e polverosa.

    Fine settimana all'insegna del sole con zero termico gradualmente verso i 3000 m: l'attività valanghiva spontanea sarà in ripresa, con scaricamenti superficiali dai pendii più ripidi e possibili distacchi, anche di fondo, di neve umida.

    Iniziate le escursioni presto al mattino e terminatele prima che il soleggiamento sia troppo intenso, per poter sfruttare il ciclo di fusione e rigelo – sempre più marcato – ed evitare i pericoli dovuti all'appesantimento della neve nel corso della giornata.


  7. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Durante la prima parte della settimana si sono avute temperature diurne molto elevate, tipicamente tardo primaverili, che hanno portato ad un sensibile calo del manto nevoso; nel corso delle nottate si è registrato invece un buon rigelo superficiale fino ad almeno 1500-1600 m di quota con al mattino neve consolidata e stabile (croste da fusione e rigelo a est, sud e ovest).
    Dalla giornata di ieri si sta avvertendo un graduale calo delle temperature diurne che sta rendendo più asciutti gli strati superficiali del manto; questo processo che ne migliora decisamente la stabilità è ancora in corso

    Info sulla situazione innevamento e pericolo valanghe su:

    http://appweb.regione.vda.it/DBWeb/bollnivometeo/bollnivometeo.nsf/vista_i/$first?OpenDocument&L=_i

  8. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Condizioni generali, situazione neve varia a seconda dei pendii, delle esposizioni e delle quote. Per i prossimi giorni si prevedono giornate soleggiate, innalzamento delle temperature diurne, buon rigelo notturno e venti deboli/moderati da NE.
    Durante le ore più calde della giornata sarà più probabile distaccare, anche con debole sovraccarico, lastroni di neve umida/bagnata sui pendii molto ripidi soleggiati.
    Condizioni zona Monte Bianco, Courmayeur,  discesa del ghiacciaio del Toula e Marbrée tutto tracciato,  condizioni nevose piuttosto varie, pendii a nord ancora neve invernale, pendii soleggiati crosta superficiale da rigelo non portante, in basso neve appesantita.
    Importante  considerare il deciso riscaldamento previsto durante il weekend, prestare dunque particolare attenzione agli orari.
    Vallee Blanche tracciata con buone condizioni di neve, variante Noire neve polverosa, ghiacciaio in buone condizioni, si arriva a Chamonix con sci. Discesa dal versante francese della Midi la cresta è attrezzata.
    La Thuile, sciati i pendii di Mont Valaisan, Bella Valletta e Freduaz, condizioni di neve ancora polverosa.
    Rutor discesa su La Thuile parte alta ventata, sotto buone condizioni.
    Intensa attività scialpinistica ovunque, anche qui le condizionidel manto nevoso risultano molto varie, temperature primaverili, il manto nevoso non presenta ancora un buon consolidamento: venti di direzione variabile, hanno creato accumuli a tutte le esposizioni, la presenza di croste inglobate con sabbia e di numerosi pendii con masse nevose instabili, rendono la situazione delicata.

  9. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    Per i prossimi giorni si prevedono belle giornate soleggiate.
    Venerdì e Sabato: buon rigelo venerdì mattina, poi brusco rialzo termico (zero termico previsto: almeno a 2500 m), sabato mattina rigelo sufficiente, poi giornata ancora più calda (previsione da confermare); pertanto il grado di pericolo valanghe per questi due giorni sarà pari a 3-marcato in rialzo a 4-forte durante la giornata su tutta la Regione.
    Nonostante il naturale scaricamento dei versanti nei giorni scorsi, c'è ancora molta neve potenzialmente instabile nei bacini. In concomitanza con il rialzo delle temperature ci sarà un aumento dell'attività valanghiva naturale con numerose valanghe di neve umida/bagnata, soprattutto dai canali abituali (cascatisti attenzione), che potranno raggiungere il fondovalle e eventualmente interessare la viabilità.

  10. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur

    La nevicata odierna ha interessato maggiormente la Valtournenche, dove son scesi 20-35 cm sopra i 2000 m; 15-20 cm cm lungo la dorsale di confine tra la Francia e Svizzera; 10-15 cm nelle valli di valli di Ayas, Gressoney e Champorcher; solo pochi centimetri nelle Valli del Gran Paradiso.
    Il vento da debole a moderato da SE sta rimaneggiando l'esigua coltre di neve fresca solo alle alte quote, con la formazione di nuovi lastroni soffici di piccole dimensioni in prossimità di creste e colli, sui pendii ovest e nord-ovest, già instabili con debole sovraccarico. Per il resto il legame di quest'ultima neve (ci si riferisce alle zone maggiormente interessate dalla nevicata) con il manto preesistente in generale è buono, soprattutto sui pendii meno soleggiati e in alta quota, dove la neve è ancora farinosa e bella da sciare; risulta più scarso sui pendii ripidi a sud dove poggia su una crosta da fusione e rigelo, portante e non, fino a 2700-2800 m.

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