NODES

Nord-Ovest Digitale E Sostenibile è l’ecosistema dell'innovazione di Piemonte, Valle d'Aosta e delle province più occidentali della Lombardia (Como, Varese e Pavia) composto dai rappresentanti dei diversi attori dell'innovazione locale.

NODES

La missione di NODES è di contribuire alla risoluzione delle carenze strutturali, tema chiave del PNRR, attraverso l'implementazione di strumenti e attività con un nuovo approccio collaborativo per rispondere alle sfide strategiche dell'innovazione e generare impatti positivi verso la transizione digitale ed ecologica con un approccio interdisciplinare.

OBIETTIVI

In tre anni NODES ha l'obiettivo di sostenere e creare filiere di ricerca scientifica e industriali nei sette ambiti degli Spoke in cui è organizzato il progetto:

Spoke 1: Industria 4.0 per la mobilità e l'aerospazio

Spoke 2: Sostenibilità industriale e green

Spoke 3: Industria del turismo e cultura

Spoke 4: Montagna digitale e sostenibile

Spoke 5: Industria della Salute e silver economy

Spoke 6: Agroindustria primaria

Spoke 7: Agroindustria secondaria

L'ambizione è quella di valorizzare idee, competenze e realtà esistenti, crearne di nuove e stimolare il trasferimento tecnologico, la cultura imprenditoriale e lo sviluppo di spin-off, start-up e PMI. Questo per rispondere alla necessità di preparare il territorio alla prossima rivoluzione legata alle sfide della transizione digitale ed ecologica con riferimento specifico alle aree di specializzazione Digitale, Industria, Aerospazio. Il budget totale a disposizione di NODES è di 112,85 milioni di euro.

LO SPOKE 4: MONTAGNA DIGITALE E SOSTENIBILE

L'attività di ricerca della Fondazione Montagna sicura si inserisce nello Spoke 4: “Montagna digitale e sostenibile” il cui obiettivo è quello di utilizzare delle tecnologie digitali per migliorare le performance e la sostenibilità delle imprese localizzate in aree montane.

Lo Spoke 4 è coordinato dall'Università della Valle d'Aosta in collaborazione con l'Università di Torino, il Politecnico di Torino, l'Università degli Studi della Basilicata e le fondazioni LINKS e Montagna sicura.

Lo Spoke 4 ha attivi tre progetti bandiera: SMART WEST, SUMMER e INTERFACE.

La Fondazione si occupa del Progetto SUMMER che ha l'obiettivo di accompagnare la gestione delle risorse energetiche e idriche nell'era digitale, mostrando come la tecnologia intelligente possa potenziare la gestione integrata di questi sistemi.

 

L'ATTIVITÀ DI RICERCA DI FONDAZIONE MONTAGNA SICURA

Nell'ambito di ricerca neve e valanghe l'obiettivo perseguito dalla Fondazione Montagna sicura, in collaborazione con il Politecnico di Torino, è quello di porre l'attenzione sull'interazione tra le valanghe di neve e i sistemi di trasmissione di energia (come i canali di adduzione, le linee di alimentazione, i sostegni...).

Tale studio sarà svolto a partire dall'analisi di eventi pregressi individuati sia sul Catasto Regionale Valanghe, sia da documentazione interna a CVA, qualora siano riportati tali dati.

Da tali eventi pregressi saranno svolte delle back-analisi strutturali atte a stimare la pressione di impatto. In parallelo, saranno simulate le valanghe di neve con lo specifico scopo di ricostruire le caratteristiche del flusso interferente.

Seguirà quindi la creazione di modelli strutturali atti a simulare il comportamento dell'elemento all'impatto. Questo permetterà di stimare la vulnerabilità dell'oggetto in funzione e le caratteristiche dinamiche della valanga.

La seconda fase dell'attività prevede la creazione di una sorta di valutazione di rischio, che si aggiorna con il tempo e fotografa la situazione del versante, giorno per giorno. In pratica, si utilizzeranno le informazioni provenienti dalle stazioni meteorologiche o dalla modellistica previsionale per valutare le potenziali valanghe che possono distaccarsi e definirne le caratteristiche dinamiche. Sulla base dei modelli strutturali, si otterrà una probabilità di danneggiamento.

Lo scopo della ricerca condotta su NODES è quello di poter realizzare una procedura che, eventualmente anche basandosi sui dati provenienti da stazioni meteo o da modellistica previsionale, possa indicare la probabilità che l'infrastruttura di interesse di CVA possa essere raggiunta e danneggiata. 

Un altro filone di ricerca consiste nello studiare una metodologia che possa aumentare la sicurezza di accesso alle infrastrutture.

Nell'ambito del Piano di Monitoraggio dei Rischi Glaciali, coordinato da Fondazione Montagna sicura, si studierà inoltre la possibile interferenza dei crolli di ghiaccio dalle fronti glaciali con le dighe e le centrali idroelettriche. Verrà svolta una valutazione del rischio basata sulla simulazione di valanghe di ghiaccio e di piene glaciali su tutti i bacini idrografici valdostani che vedono la presenza di ghiacciai. Le possibili interferenze saranno definite dalla simulazione di diverse classi di volume iniziale dei crolli di ghiaccio. Verranno utilizzati i software di modellazione numerica open source denominati r.randomwalk e r.avaflow.