Mise à jour conditions montagne

  1. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur
    Le condizioni meteorologiche di oggi hanno spinto molti alpinisti a scendere a valle dopo un sopralluogo verso i loro itinerari. Vento forte e nebbie.
    Per domani è attesa una perturbazione abbastanza intensa che porterà neve, vento forte da S S-E e lieve abbassamento delle temperature. Zero termico tra i 3300 e i 3600 mt.

    Da venerdì cambio del vento che soffierà da NW e porterà condizioni in netto miglioramento, con condizioni più stabili già da sabato. In generale c'è ancora molta neve, si consiglia di attendere la stabilizzazione delle temperature.

    Notizie più recenti per la zona Bianco:

    Qualche colata sulla nord della Tour Ronde e sul Couloir Gervasutti a causa dell'assestamento delle nevi. Per quanto riguarda le vie di roccia: al Pic Adolphe Rey è stata scalata la via "Fil ou Face" fino in vetta e le condizioni sono buone.

  2. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur
    Il rinforzo dell'anticiclone africano determinerà alcune giornate di stampo estivo, con progressivo aumento della sensazione di afa nel fondovalle. Questa prima ondata di caldo potrebbe essere interrotta verso metà della prossima settimana dall'avvicinarsi di una saccatura dal Mediterraneo occidentale.
    Monte Bianco settore Torino (informazioni del rifugio che trovate anche sulla pagina Facebook del Rif Torino)
    Condizioni complessivamente buone, neve abbastanza stabilizzata grazie alle temperature piuttosto elevate di questi giorni, le cornici sono ancora molto cariche, per gli avvicinamenti sono indispensabili gli sci o le racchette da neve. Si consiglia di partire presto al mattino. Ieri sono state fatte la Tour Ronde, sia la Nord -(soste nuove) fate attenzione alla terminale -, che la Normale, il Dente de Gigante, il Couloir Gervasutti - meglio tenersi centrali -, e la cresta di Rochefort . Sui satelliti a la Chandelle via Bonatti con variante su Tabù risistemazione delle soste e anelli di calata (richiodata da Francesco Civra, Guida di Courmayeur).
    Gran Paradiso, salita la parete Nord, tutta tracciata, avvicinamento anche qui obbligatorio con racchette da neve o sci fino alla base del pendio, qui neve dura qualche metro in ghiaccio, cresta tutta tracciata. Escursionismo: molti rifugi hanno dovuto posticipare l'apertura, stiamo aggiornando la nostra sezione dedicata, vi consigliamo in questi giorni di verificare le aperture.
    In generale le condizioni sono ancora delicate sopra i 2000 metri per la presenza di neve a volte abbondante, si raccomanda pertanto la massima prudenza negli attraversamenti dei nevai. I colli sono ancora tutti piuttosto innevati, attenzione a valanghe e scariche di pietre.
    Tour du Mont Blanc, è stato percorso integralmente in questi giorni, molti sono ancora i passaggi delicati come la traversata Bertone-Bonatti e Bonatti-Elena, molta neve e pericolo di valanghe, si consiglia di scendere a valle e poi risalire (si precisa che gli itinerari del Tour du Mont Blanc e Alta Via n°1 non sono interessati dalla frana del Mont de La Saxe).
    Si segnala anche molta neve al Col du Grand Ferret. Anche sul versante francese risultano delicati ancora molti passaggi e la traversata di praticamente tutti i colli.
  3. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur
  4. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur
  5. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur
    Condizioni generali: buon innevamento, considerato che siamo verso la fine maggio e in alcune zone si possono ancora calzare gli sci da 1800-2000 m. Grazie alle nevicate degli ultimi giorni, sopra alla vecchia neve primaverile si è depositato un consistente strato di neve fresca e ventata. Sommando tutte le nevicate degli ultimi tre giorni a 2000-2300 m sono caduti in media 45 cm di neve fresca, con punte massime di 60-70 cm raggiunte soprattutto nelle valli del Gran Paradiso e Champorcher. A queste quote, le brevi schiarite durante il fine settimana hanno prontamente umidificato la neve fresca, con una perdita di spessore del manto nevoso compresa tra 25 e 35 cm. In alta quota i grandi quantitativi di neve fresca (anche più di 1,5 m sopra i 3000 m) sono stati fortemente rimaneggiati dai venti – anche molto forti - di direzione variabile, con la formazione di accumuli instabili, estesi e diffusi. Si segnalano numerose valanghe di medie dimensioni scese dai canaloni ripidi abituali e alcune valanghe a lastroni di medie dimensioni staccatesi da pendii ripidi aperti, esposti a nord tra 2800 m e 3500 m. Pertanto gli scialpinisti e gli alpinisti dovranno prestare attenzione alla presenza di numerosi lastroni da vento, tendenzialmente instabili, presenti non solamente nei pressi di creste e colli, ma anche nei pendii aperti sopra i 2600-2800 m.
  6. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur
    Grazie al perdurare di un buon innevamento, poco consueto per la stagione, e al rigelo notturno degli ultimi giorni, sono presenti buone condizioni per la pratica dello scialpinismo, a patto di terminare le escursioni per tempo. E' ancora presente una buona copertura nevosa, generalmente continua a partire dai 1900-2200 m, in particolare nelle zone di confine con Francia e Svizzera.
    Durante la nottata appena trascorsa il territorio regionale è stato interessato da una rapida e debole perturbazione che ha apportato limitati quantitativi di neve fresca al di sopra dei 2800-3100 m di quota (5-10 cm).
    La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da tempo variabile e temperature miti tanto che si è avuta una graduale fusione ed assestamento del manto nevoso (persi circa 25 cm in 5 giorni a 2000 m). A partire dai 2000 m si inizia ad avere un buon rigelo notturno degli strati nevosi superficiali; fino a mezzogiorno si trovano a tutte le esposizioni croste da fusione e rigelo portanti, spesse anche più di 20 cm, al di sopra dei 2500 m. Attualmente il manto nevoso risulta umidificato in tutto il suo spessore anche in quota, solo sui pendii meno soleggiati oltre i 3000 m se ne possono trovare porzioni più asciutte; generalmente sui pendii aperti il manto risulta essere liscio, mentre nei pressi di canaloni o a ridosso dei pendii più ripidi può essere più difficoltosa la sciata a causa delle tracce lasciate dal passaggio delle valanghe verificatesi ad inizio maggio.
  7. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur
    Gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da un'alternanza di schiarite e rovesci temporaleschi (limite pioggia/neve oltre i 2500-2700 m). Ultima notte con temperature positive al di sotto dei 2400 m (leggero rigelo notturno oltre i 2600 m).
    Al di sotto dei 2800-3000 m, il manto nevoso risulta bagnato fino al suolo ed i processi di fusione e assestamento sono accelerati, qui infatti l'attività valanghiva spontanea ha proseguito durante il fine settimana con numerose valanghe di piccole e medie dimensioni.
    Su tutto il territorio Regionale, oltre i 3000 m, i quantitativi di neve al suolo (via via più asciutti salendo di quota) sono decisamente importanti. I venti da deboli a moderati dai quadranti meridionali ed orientali, hanno contribuito a rimaneggiare ulteriormente la neve a debole coesione. In quota sono presenti accumuli e cornici anche sollecitabili al passaggio del singolo sciatore dai pendii ripidi nelle zone sottovento in prossimità di creste, colli e cambi di pendenza.
    I prossimi giorni saranno caratterizzati da meteo variabile con notti parzialmente serene (rigelo notturno migliore) e zero termico in rialzo fino a 3400 m mercoledì. Il graduale rialzo termico favorirà il lento consolidamento del manto nevoso al di sopra dei 3000 m, ma saranno ancora possibili valanghe spontanee, si segnala inoltre che sono ancora presenti numerose cornici che se, appesantite dall'azione del sole, potrebbero crollare ed innescare valanghe sui pendii sottostanti:
    Durante le attività escursionistiche si dovrà porre particolare attenzione: - sotto i 2800 m, a non essere travolti da valanghe spontanee di neve bagnata (lastroni o debole coesione) soprattutto nelle ore più calde della giornata dai pendii ripidi, in corrispondenza di barre rocciose o di fessurazioni già presenti nel manto nevoso; - oltre 2800-3000 m, al possibile distacco provocato di lastroni da vento di medie dimensioni, anche al passaggio del singolo sciatore, prevalentemente alle esposizioni settentrionali ed occidentali.
  8. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur
    Si segnala che, su tutto il territorio regionale, sopra i 2000 m sono presenti accumuli nevosi diffusi in particolare sui versanti settentrionali e occidentali in prossimità di creste, colli e cambi di pendenza di dimensione variabile in base alla neve fresca caduta e inoltre parzialmente nascosti.Il pericolo valanghe è apri a 4 forte su tutto il territorio regionale.
    Riportiamo di seguito nei dettagli informazioni sulle condizioni nevose.
    Brusco risveglio sotto una nevicata che ha raggiunto il fondovalle e temperature in deciso ribasso. La prima parte della precipitazione ha interessato maggiormente le Valli del Gran Paradiso, Valgrisenche e La Thuile, apportando punte di 50 cm a 2000m.
    Sul resto del territorio alla stessa quota i valori si attestano intorno a 20-30 cm. Sopra i 2500 m sono stati registrati quantitativi di 40-50 cm anche nelle valli di Gressoney, Ayas e Valtournenche.
    A causa del sovraccarico della neve fresca si assisterà al naturale scaricamento dei versanti, con numerose valanghe a debole coesione superficiali principalmente di medie dimensioni dai pendii ripidi e dai canali abituali, saranno inoltre possibili valanghe a lastroni anche di grandi dimensioni, che potranno interessare gli strati più profondi del manto nevoso e, in base all'orografia, raggiungere il fondovalle. Pertanto alcune valli sono state preventivamente chiuse alla viabilità, quali Valnontey (Cogne) e Rhêmes. Il pericolo valanghe è confermato pari a 4-forte in Valtournenche, Valli di Ayas, Gressoney, Cogne, Valsavarenche, Valgrisenche e La Thuile, mentre nel restante territorio è valutato pari a 3-marcato, in possibile rialzo a 4-forte, in funzione della nevicata prevista nelle prossime ore.
    Seguite domani il prossimo aggiornamento del bollettino valanghe!

    Aggiornamento da Alagna Valsesia. Numerosi sono gli scaricamenti naturali dovuti al caldo di questi ultimi giorni. Le giornate di oggi e domani sono previste perturbate,ciò porterà della nuova neve utile per i ghiacciai e per il protrarsi della stagione scialpinistica in quota. Gli impianti principali sono aperti ancora i weekend fino al 5 maggio per gli appassionati di freeride e scialpinismo (a corse orarie per poter portare in quota i fruitori. Da rilevare che le principali vette del rosa essendo stato un inverno ventoso sono di norma ricoperte da ghiaccio e ciò comporta delle difficoltà al raggiungimento con gli sci ai piedi, indispensabili i ramponi. Tra i 2500 mt e i 4000 le condizioni sono discrete.

  9. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur
    Segnaliamo che, sulla base delle previsioni meteo previste ( (temperature in ulteriore rialzo, sole e passaggi nuvolosi) (temperature in ulteriore rialzo, sole e passaggi nuvolosi)il distacco provocato di valanghe a lastroni superficiali sarà ancora possibile, anche con debole sovraccarico, dai pendii ripidi sede di accumulo, in prossimità di creste, colli e cambi di pendenza, in particolare alle esposizioni orientali e settentrionali, oltre 2500 m; sarà altresì possibile, anche a quote più basse, sui pendii aperti più soleggiati, dove l'azione del sole favorirà una diminuzione di coesione della neve fresca. Il consiglio a chi si muove sulla neve è di prestare la massima attenzione nella scelta dei percorsi e di mantenere le distanze di sicurezza, evitando inoltre le ore centrali e pomeridiane della giornata per via delle possibili valanghe spontanee.
  10. Fondazione Montagna Sicura - Courmayeur
    Negli ultimi due giorni, nelle zone di La Thuile e del Monte Bianco sono caduti altri 20-30 cm (massimi) di neve fresca a 2500 m, altrove mediamente 10 cm ed il limite pioggia/neve è salito fino a 1600-1800 m di quota a seconda delle valli. Venti deboli o moderati dai quadranti occidentali stanno rimaneggiando la neve fresca creando nuovi accumuli di medie dimensioni, oltre i 2000-2500 m a seconda dell'innevamento, ricoprendo quelli già formatisi in seguito alle nevicate di inizio settimana. Il grado di pericolo è pari a 3-marcato su tutta la Regione. La criticità maggiore è dunque legata alle esposizioni settentrionali e orientali (le meno soleggiate), ancora molto cariche di neve non ancora trasformata (neve recente a debole coesione su cristalli sfaccettati o a calice) e completamente umidificata, almeno fino a 2800 m, risultando quindi decisamente instabili.

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